Il Coronavirus non ferma la voglia dei giovani di viaggiare: +28% di domande Erasmus
Senza paura. Più forti del Covid. I giovani hanno voglia di ripartire. Nonostante l’emergenza del Coronavirus che ha di fatto bloccato la mobilità di molti studenti e professionisti, le candidature per partecipare ad Erasmus+ Vet 2020 (Vocational Education and Training: istruzione e formazione professionale) non sono diminuite, anzi sono aumentate rispetto allo scorso anno del 28% con 247 candidature ricevute per i Partenariati Strategici e del 5% con 425 candidature inviate per la Mobilità transnazionale.
Lo rivelano i dati dell’Istituto per l’Analisi delle politiche pubbliche), incaricato dal governo di implementare l’ambito istruzione e formazione professionale del programma. ”Bisogna capire bene come e quando ripartiranno le mobilità Erasmus. Sorprende comunque come l’emergenza dovuta alla pandemia non abbia spento la voglia di nuove esperienze formative: l’Europa rimane per le nuove generazioni un terreno fertile di opportunità ed occasioni”, ha dichiarato il presidente Sebastiano Fadda, che gestisce i progetti relativi alla mobilità individuale a fini di apprendimento e i partenariati strategici (volti a sostenere l’innovazione e la qualità dei sistemi educativi e formativi). “Nonostante l’emergenza sanitaria, la quarantena che ha imposto limiti alla mobilità fisica, quello che riscontriamo dalle candidature pervenute è infatti la voglia di guardare avanti, di progettare il futuro e sviluppare progetti di cooperazione transnazionale”, ha continuato Fadda.
Le regioni più attive nell’invio di candidature sono state Lazio (72), Emilia-Romagna (64), Puglia, Campania e Lombardia (59), Toscana (57) e Veneto (53), confermando un’attenzione verso il programma da parte di tutto il territorio nazionale. Tra i paesi di destinazione delle iniziative di mobilità, le mete più ambite dal 64% dei potenziali partecipanti riguardano il gruppo di paesi composto da Austria, Belgio, Cipro, Francia, Germania, Grecia, Malta, Olanda, Portogallo, Danimarca e Spagna. Non c’è l’Uk per via della Brexit. Ma il 64% dei giovani ha espresso questa intenzione.