Conversano, arrestato agronomo per presunta truffa
C’è un agronomo di Conversano, tra i 48 indagati e destinatari di ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Bari Giuseppe De Benedictis a seguito di una indagine della Procura Distrettuale Antimafia su una presunta truffa all’Unione Europea relativa ai fondi del Piano di sviluppo rurale. Il tecnico conversanese è finito in carcere insieme ad altri imprenditori, consulenti e dipendenti regionali. Pesante l’accusa dalla quale questo consulente di sessantasei anni (iniziali R.A.L.) dovrà ora difendersi: associazione a delinquere finalizzata alla truffa alla Regione. Il meccanismo portato alla luce dagli inquirenti, riguarda un sistema di false fatturazioni e di compravendita di beni ed attrezzature che avrebbero fruttato ben 16 milioni di euro a un gruppo di imprese del foggiano con il coinvolgimento di alcuni clan. Le indagini, che andavano avanti da qualche anno, hanno anche portato alla luce una presunta commistione tra affari e politica: i pm antimafia Bruna Manganelli e Lidia Giorgio ipotizzano anche il coinvolgimento di un candidato alle elezioni regionali recenti e di cinque anni fa. Su questa vicenda, il rieletto governatore Michele Emiliano ha annunciato la costituzione di parte civile da parte della Regione Puglia.