Una stanza attrezzata destinata alle donne vittime di violenza
Nel 1921, a Oakland in California, nacque il primo Club Soroptimist, con 80 socie fondatrici, oggi è diffuso 132 Paesi, conta oltre 3000 Club con un totale di circa 75.000 socie.
Dopo quasi un secolo, il Soroptimist International è una organizzazione operante a carattere mondiale, senza fine di lucro, che riunisce donne con elevata qualificazione in ambito lavorativo ed opera attraverso progetti diretti all’avanzamento della condizione femminile, la promozione dei diritti umani e l’accettazione delle diversità.
Il 25 novembre si celebra la “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, ricorrenza decisa il 17 dicembre 1999 dalla Assemblea
Generale delle Nazioni Unite ed istituita nella profonda convinzione che la violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani, è una conseguenza della discriminazione contro di loro e, conseguentemente, delle persistenti disuguaglianze tra uomo e donna.
Il Soroptimist International d’Italia da anni si batte contro la violenza femminile, realizzando varie iniziative volte a tale scopo, tra le quali il progetto una “Stanza tutta per sé”, ideata d’intesa con il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri con la quale è stato sottoscritto un protocollo d’intesa.
Anche il Club di Bari ha realizzato, nell’anno sociale 2019-2020, con la collaborazione del Comando Provinciale dei Carabinieri, presso la Caserma dei Carabinieri di Bari in via Tanzi 5, “una stanza tutta per sé”, totalmente attrezzata, dotata di impianto di videoregistrazione e destinata all’accoglienza e all’audizione delle donne vittime di violenza.
Uno spazio accogliente che solitamente dovrebbe circondare chi deve rendere testimonianza delle proprie sofferenze. Nella “stanza tutta per sé” le donne che hanno subito violenze vengono aiutate nel superare la paura di denunciare le violenze subite e nel vincere la paura di subire ritorsioni.
Una stanza pensata per comunicare serenità e facilitare l’audizione nel difficile percorso di liberazione, un ambiente protetto per assicurare alle donne vittime di violenza riservatezza e protezione nel complicato e sofferto momento della denuncia.
La resistenza che prende molto spesso le donne nel decidere di denunciare è determinata dal fatto che spesso chi perpetra la violenza non è un estraneo, ma una persona alla quale la vittima è legata affettivamente: ciò determina il timore e la resistenza ad entrare in un luogo istituzionale, non riuscendo appunto a vincere la “vergogna” di dover raccontare tutto.
La prima “stanza tutta per sé” fu realizzata dal Soroptmist International a Torino nel 2014, presso la Caserma dei Carabinieri di Mirafiori: oggi sono 170 in tutta Italia, grazie al determinante sostegno economico dei vari Club del Soroptimist d’Italia.
E il 25 novembre, in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, la sede del Comando Legione Carabinieri “Puglia” si colorerà simbolicamente di arancione, colore scelto come simbolo di un futuro senza violenza basata sul genere.