Conversano, “Alfabeto dell’accoglienza” alla “Carelli – Forlani”
Al via anche quest’anno il progetto “Alfabeto dell’accoglienza” alla “Carelli – Forlani”. Comincerà subito dopo le vacanze natalizie e proseguirà fino a Giugno il percorso, ideato e condotto dalle Professoresse Fonte Lucia Pace e Vittoria Bellini e in atto già da alcuni anni nella Scuola secondaria di I grado di Conversano. L’iniziativa, come forse ricorderanno i lettori, ha meritato alla professoressa Fonte Lucia Pace il “Best teacher award” nell’edizione 2019. Il concorso, organizzato da United Network e dal quotidiano la Repubblica, ha riconosciuto e premiato con un viaggio studio nei licei di New York i quattro docenti italiani autori dei migliori progetti educativi presentati da tutte le scuole del Paese. Tra i quali, per l’appunto, figurava “L’Alfabeto dell’accoglienza”.
“L’Alfabeto dell’accoglienza” nasce dall'esigenza di facilitare l’inserimento scolastico degli alunni di recente immigrazione nella scuola e nella comunità attraverso lo sviluppo e il potenziamento della loro capacità di esprimersi in lingua italiana.
Il progetto prevede interventi specifici di alfabetizzazione per consolidare le abilità di comunicazione, attraverso lezioni individuali e attività laboratoriali; mira all’acquisizione, sviluppo e consolidamento degli strumenti linguistici necessari ad affrontare positivamente e significativamente l’esperienza scolastica, garantendo la possibilità di un approccio sereno agli apprendimenti. Gli alunni di terza media che parteciperanno all’iniziativa saranno inoltre guidati nella simulazione delle prove Invalsi e nella produzione di un elaborato per l'Esame di Stato.
I ragazzi coinvolti, una quindicina, saranno individuati dai docenti di lettere di tutte le classi della Il progetto sarà articolato in 20 incontri della durata di 2 ore ciascuno, da svolgere in orario pomeridiano presso la sede Carelli di via Risorgimento a partire, come detto, da Gennaio.
Il Dirigente scolastico della “Carelli – Forlani”, Prof. Adolfo Marciano, ci ha dichiarato: “E’ una grande soddisfazione, per me, inaugurare anche quest’anno, tra le tante difficoltà che ben conosciamo, il progetto “Alfabeto dell’accoglienza”. E’ un progetto nel quale ho sempre creduto, tanto è vero che ricordo di essere stato io personalmente, a suo tempo, ad insistere con la Professoressa Pace perché presentasse la candidatura al “Best teacher award”, superando anche qualche sua perplessità; indubbiamente il risultato mi ha dato ragione. Credo in questo progetto innanzitutto perché esso risponde a un’ emergenza fondamentale del nostro tempo, che si ripresenterà ancora con più forza – prevedo – al termine di questa crisi sanitaria: quella dell’accoglienza e dell’integrazione di “nuovi italiani” nel nostro Paese. Un’integrazione che, per essere vera, efficace, solida non può che partire dall’elemento linguistico e in senso più ampio culturale. E in questo, ovviamente, la Scuola italiana sarà chiamata a fare la sua parte”.