A Santeramo eseguite 9 misure restrittive
A Santeramo in Colle, dalle prime ore dell’alba, oltre 50 Carabinieri della Compagnia di Altamura, supportati, dal Nucleo Carabinieri Cinofili di Modugno e da un elicottero del 6° Nucleo Elicotteri dei Carabinieri di Bari, hanno dato esecuzione a 9 misure restrittive della libertà personale emesse dal GIP del Tribunale di Bari, dott.ssa Paola Angela DE SANTIS, su richiesta del PM Dott. Michele RUGGIERO della Procura di Bari, a carico di altrettanti soggetti del luogo, ritenuti responsabili, a vario titolo, di “detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti”.
In particolare, i militari, attraverso una complessa indagine avviata nel mese di agosto 2019, hanno disarticolato una rete di spacciatori ramificata all’interno del tessuto sociale santermano che, quotidianamente, riforniva gli assuntori del posto ed alcuni clienti anche provenienti dalla provincia di Taranto e Matera. L’attività investigativa, condotta con l’ausilio di intercettazione telefoniche, servizi di osservazione e pedinamenti, ha consentito di documentare, in soli quattro mesi, circa 120 cessioni di sostanze illecite, oltre al sequestro di 26 grammi di “cocaina”, 355 grammi di “hashish”, 61 grammi di “marijuana” e di 2.450,00 euro, ritenuti provento dell’attività illecita.
I militari hanno monitorato circa 20.000 conversazioni telefoniche, nel corso delle quali gli indagati hanno utilizzato un linguaggio criptico di difficile interpretazione e dal quale scaturisce proprio il nome che ha dato avvio all’indagine denominata “abracdabra” che sottintendeva l’utilizzo di schede telefoniche che “magicamente” venivano intestate a nomi fittizi per i quali risultava complicata l’individuazione dell’effettivo utilizzatore.
A riscontro dell’ipotesi investigativa, sono stati altresì tratti in arresto, nella flagranza di reato, due soggetti del luogo trovati rispettivamente in possesso di 53 grammi di “hashish” e di tre panetti della stessa sostanza del peso ciascuno di 100 grammi.
L’operazione odierna sancisce un duro colpo a referenti locali che, da tempo e con disinvoltura, avevano creato una piazza di spaccio, così fiorente da attirare non solo i consumatori locali, ma anche quelli dei comuni contermini consapevoli della facilità di approvvigionamento di ogni tipo di sostanza illecita.