Monopoli, nuovo ospedale, issata la bandiera, ma che ci metteremo dentro?
Riceviamo e pubblichiamo la nota del Coordinatore della CONFERENZA delle ASSOCIAZIONI per la
DIFESA delle STRUTTURE SANITARIE CITTADINE, Prof. Angelo Giangrande.
Con molta enfasi nei giorni scorsi tutti si sono affrettati a gioire per aver issata la bandiera sull’ultimo solaio del nuovo ospedale Monopoli-Fasano.
Ma nessuno ha parlato di assunzioni di personale medico e paramedico per farlo funzionare!
E’ da anni che andiamo sollecitando con documenti ed incontri la necessità di pensare per tempo anche alle modalità per assumere il personale necessario per farlo funzionare.
Si tenga conto che già attualmente al “S. Giacomo” mancano ben 6 direttori di struttura complessa ( i primari): Chirurgia; Medicina; Cardiologia; Anestesia e Rianimazione, Radiologia e Urologia.
Ed ora che col nuovo ospedale aumenteranno i reparti, ed i pp.ll diventeranno ben 299, chi dovrà assistere i pazienti che vi si ricovereranno?
Si è consapevoli che le procedure per le relative assunzioni non sono di facile attuazione?
E manca, secondo le previsioni e le promesse, meno di un anno!
Quindi è assolutamente necessario porre mano a dette assunzioni!
Al nuovo ospedale questo Comitato tiene tantissimo perché, è bene ricordarlo, è suo merito se questo sta nascendo tra Monopoli e Fasano e non, come era stato previsto, a Speziale di Fasano da 199 pp.ll. per servire vi comuni di Fasano, Ostuni e Cisternino!
Infatti la notizia del nuovo ospedale a Speziale non ci trovava d’accordo anche perché in tal modo il nostro territorio sarebbe stato penalizzato: infatti il nuovo ospedale avrebbe finito per fagocitare il nostro (come già denunziato con un nostro documento del 10.10 2007, prot.n. 8/07).
Alla luce di queste notizie il 9 gennaio 2012 durante uno dei frequenti incontri di questo Comitato con l’ottimo ex Assessore alla Salute, dott. Tommaso Fiore col quale avevamo instaurato un frequente e proficuo rapporto, lo scrivente dopo aver affrontato diversi altri temi, timidamente chiese all’Assessore se non fosse il caso di spostare detto nuovo ospedale da Speziale più a nord per servire un’ “Area Vasta” comprendente anche i comuni di Monopoli, Polignano a Mare e Conversano.
Mi aspettavo una risposta dilatoria: ma; vedremo; ci penseremo, ecc.
Invece, con mia grande meraviglia, l’Assessore mi chiese: e tu dove lo vorresti questo nuovo ospedale?
Preso in contropiede mi venne di dire: in contrada l’Assunta (anche se avrei voluto dire a Monopoli ma sapevo che sarebbe stata una richiesta assurda visto che Monopoli non aveva rappresentanti in Regione mentre Fasano all’epoca vantava due consiglieri regionali ed un senatore).
L’assessore mi chiese dove fosse la contrada e se fosse vicino alla superstrada.
Ricevuta la risposta che la contrada era ubicata tra Monopoli e Fasano ed adiacente alla superstrada, con grande mia gioia, mi chiese di rivolgermi al sindaco di Monopoli perché si attivasse per reperire in quella zona 7/8 ettari di suolo per edificare il nuovo ospedale..
La mattina seguente portai la bella notizia la sindaco Romani.
Questo è bene che si sappia perchè, con ogni probabilità e nel silenzio assordante di tutti i nostri Amministratori dell’epoca, il nuovo ospedale sarebbe sorto a Speziale con buona pace del nostro che certamente sarebbe rimasto un semplice ospedale di base!
Ma il nostro interesse è continuato anche dopo tale decisione perché, e sempre nel silenzio assoluto dei Nostri, insieme all’ex nostro Direttore Sanitario dott. Sansonetti più volte ho incontrato l’ing. Nicola Sansolini, responsabile del procedimento, per seguire il lungo iter per la individuazione del suolo (noi avevamo una nostra proposta: il suolo dell’Ipab in località l’Assunta, sulla superstrada e parzialmente già servita da strade ed acquedotto che ci avrebbe fatto risparmiare un bel po’ di euro. Avevamo avuto la disponibilità da parte dell’allora Commissario dott. Preverin, anche se poi poco alla volta la sede si è spostata lontano 1 km. dalla superstrada e più vicino a Fasano e: chissà perché!). In detti incontri sollecitavamo anche l’approvazione del progetto (ci disse anche che ne erano pervenuti ben 20), l’avvio della gara d’appalto, ecc.
L’ing. Sansolini, grazie alla sua amicizia con il dott. Sansonetti, si è sempre dimostrato disponibile assicurandoci, tra l’altro ed a nostra richiesta, che il finanziamento era “chiavi in mano” cioè comprendeva anche le suppellettili, la strumentazione ecc.
Ma ora sorge la necessità di provvedere tempestivamente anche al loro acquisto.
Non solo!
Ma ci siamo preoccupati anche delle UU.OO. che detto ospedale dovrà avere.
Infatti avendone esaminato attentamente reparti e pp.ll. abbiamo notato che:
- i pp.ll di otorino sono solo tre!
- i pp.ll. di oculistica sono solo quattro!
- manca un reparto o quanto meno un adeguato servizio di oncologia in un territorio, il nostro, dove questa brutta patologia è molto presente!
- non è chiaro se finalmente avremo l’emodinamica con l’angioplastica assente in tutto il territorio del sud-est barese che andiamo sollecitando da anni!
Se tali previsioni sono rimaste inalterate, secondo noi bisognerebbe rivedere tali indicazioni.
Di tutto questo se ne parla da parte di chi di dovere per porvi rimedio con tempestività?
Noi siamo veramente preoccupati perchè i Nostri, entusiasti per aver issato una bandiera ( e senza loro merito perché il tutto risale alle passate Amministrazioni Regionali), se non si attivano con sollecitudine per il completamento della pianta organica ci faranno ritrovare a breve con un “guscio vuoto”!
Per parte nostra abbiamo inviato nei giorni scorsi una ulteriore nota per rimediare a quanto sopra segnalato al presidente Emiliano; all’Assessore alla Salute Pier Luigi Lopalco; al Direttore del Dipartimento Promozione della Salute dott. Montanaro ed al Direttore della nostra ASL dott. Sanguedolce, ma anche al Sindaco Annese ed al Consigliere Regionale Lacatena perché si attivino per sollecitare chi di dovere a quanto necessario perchè il nuovo ospedale sia operativo da subito.
Infine segnaliamo che sin dal nostro documento del 26.04.2014 in cui già segnalavamo quanto sopra evidenziato, ci preoccupavamo anche del nome da dare al nuovo ospedale perché in quei tempi si proponeva di chiamarlo “Ospedale della Valle d’Itria”, nome che a noi proprio non piaceva e non piace perché non corrisponde al territorio che servirà. E se, come per gli ultimi grandi ospedali costruiti si è privilegiato il nome di un Politico attivo nel territorio di competenza (Perrino a Brindisi; Perinei ad Altamura/Gravina), allora il nome di un nostro politico che ha onorato la terra del Sud- Est barese nella seconda metà dello scorso secolo, noi ce lo abbiamo.
Distinti saluti.