Noicattaro, Rutigliano e Mola di Bari insieme per i giovani
Scuola, famiglia, territorio e ambiente sono gli ambiti fondamentali in cui poter agire attivamente in una prospettiva di attenzione alle politiche giovanili perchè episodi di violenza come quello a cui si è assistito nelle scorse settimane, e che ha coinvolto le comunità di Noicattaro e Rutigliano, non si ripetano più. Il primo appuntamento del tavolo permanente sulle politiche giovanili organizzato dai sindaci dei Comuni di Noicattaro, Rutigliano e Mola di Bari rappresenta un’opportunità di avviare un’interlocuzione con tutti gli attori coinvolti nel processo educativo dei giovani per consolidare l’impegno delle amministrazioni sul tema delle politiche giovanili.
Una presenza importante e simbolica, quella dei tre sindaci, perché rappresentanti dell’ambito territoriale comunale e quella dell’istituzione regionale perchè grazie alla collaborazione con Regione e ambiti socio sanitari, possano essere avviati interventi che contano su finanziamenti regionali a sostegno delle politiche educative.
“Essere presenti a questo primo incontro interlocutorio rappresenta un’occasione per fare sistema – dichiara il sindaco di Rutigliano Giuseppe Valenzano – Diversi livelli istituzionali, ambiti socio sanitari, tutti gli operatori coinvolti nei processi educativi oggi si incontrano perché le comunità non siano sole nell’affrontare il disagio dei giovani. Per questo vogliamo mettere in campo risorse e strutture adeguate che possano offrire più possibilità ai nostri giovani”.
“Il grave episodio che ha portato a questo primo incontro è emblema di un disagio sociale che deve essere affrontato con unità d’intenti – dichiara il sindaco di Mola di Bari Giuseppe Colonna – Vogliamo creare una rete tra istituzioni e realtà associative e investire risorse, politiche e piani strategici a tutti i livelli istituzionali per prevenire la devianza giovanile”.
All’appuntamento sono intervenuti anche il Garante dei minori, infanzia e adolescenza della Regione Puglia Ludovico Abbaticchio e l’assessora al Welfare della Regione Puglia Rosa Barone e il consigliere regionale Francesco Paolicelli.
“Tutti i minori devono essere tutelati e supportati per superare una fase drammatica, ma dopo i minori è importante pensare agli adulti, a cominciare dai genitori – dichiara il Garante dei minori, infanzia e adolescenza della Regione Puglia Ludovico Abbaticchio – Nessuno può sentirsi escluso da responsabilità, a cominciare proprio dai genitori che devono rispondere dei comportamenti dei figli. Quello che l’Osservatorio regionale, le istituzioni e gli assessorati competenti devono fare è la messa in atto di fondi vincolati alle politiche della salute e dell’educazione minorile”.
“L’istituzione del tavolo tecnico permanente tra le istituzioni che si occupano di politiche giovanili è un segnale importante per le comunità e di vicinanza alle famiglie, che devono sapere di poter contare sulle istituzioni per avere sostegno e supporto – spiega l’assessora Barone – La Regione da subito ha offerto la massima disponibilità ai sindaci per supportare i Comuni. L’assessorato al Welfare parteciperà attivamente alle iniziative che verranno decise al tavolo: solo lavorando in sinergia si riescono a ottenere risultati importanti”.
“In questo coordinamento, che possiamo definire allargato – spiega il vicesindaco del Comune di Noicattaro Nunzio Latrofa – ogni realtà del territorio interessata all’educazione dei minori ha dato un proprio contributo specifico e questo rappresenta una ricchezza preziosa. In questo periodo particolare, segnato dalla pandemia le problematiche dei giovani sono amplificate: il disagio nasce soprattutto dal punto di vista culturale ed educativo ed è in questi due ambiti che interverremo”.
A tirare le fila del primo appuntamento il sindaco di Noicattaro Raimondo Innamorato: “Sono emersi spunti interessanti sull’approccio del mondo della scuola, associativo, parrocchiale, ma anche criticità derivanti a volte dall’impreparazione delle famiglie. A questo si aggiunge che il contesto virtuale risulta per gli adolescenti libero da ogni supervisione e quindi preferito rispetto ai luoghi reali nei quali, invece, il controllo degli adulti viene percepito spesso come una limitazione della loro libertà. Il virtuale diventa l’approccio più attraente che permette di fare esperienze spesso distorte e che purtroppo vengono riprodotte nella vita reale. Il coordinamento dovrà lavorare anche su questo”.