Monopoli, Castello di Santo Stefano, la storia inaccessibile

Il castello di Santo Stefano, già Abbazia di Santo Stefano, è un’importante fortificazione costiera posta all’esterno della città di Monopoli. Per tutto il medioevo è stato componente essenziale del complesso e articolato sistema difensivo monopolitano. Detto ciò diciamo chiaramente, nonostante la sua importanza storica, che  il castello è inaccessibile ai visitatori. Giustamente, si potrebbe obiettare, visto che si tratta di proprietà privata e ognuno è libero di fare delle proprie cose ciò che vuole. Peccato che ormai l’aura difensiva del Castello sembra ampliarsi sempre di più fino a toccare anche le zone limitrofe, come per esempio quelle vicine al camping, oggetto qualche anno fa di multe a raffica per divieto di sosta. Questa mattina un gruppo di studenti accompagnati da insegnanti e da una guida è stato affrontato in malo modo da un sedicente proprietario che ha loro rimproverato il fatto che stessero visitando le grotte in lama di rilevanza storico/archeologica. Di lì a breve con non poche difficoltà il gruppetto di giovani studenti monopolitani, otteneva l’autorizzazione ad avvicinarsi al cancello di accesso per guardare il fossato, dal custode del parcheggio che aveva provato a negare l’accesso causa covid 19 (?). Questa è la situazione, ma se così stanno le cose, fermo restando che per fortuna a Monopoli vi è tantissimo da visitare, sarebbe opportuno che non il sito non fosse oggetto di segnaletica o promozione storico/turistica pubblica altrimenti, inevitabilmente, la gente potrebbe arrivare in loco turbando il diritto alla tranquillità dei proprietari.

 

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