Farella (Psi): “A Mola dimostrazione fallimento civismo”
DA VITTORIO FARELLA, PORTAVOCE DEL PSI DI MOLA, RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Circa nove mesi fa emettevamo una nostra nota dal titolo interrogativo (da taluni allora criticata) “SUONANO CAMPANE A MORTO PER LA GIUNTA COLONNA?” che oggi, per il palesarsi degli ultimi accadimenti, trova una conferma nei fatti. Si è parato il colpo dello scioglimento del Consiglio Comunale, ma la maggioranza continua a navigare in un mare non precisamente calmo. Non siamo dei profeti, men che mai di sciagura, ma attenti osservatori delle dinamiche politiche locali e cerchiamo in ogni occasione di fornire, molto modestamente, il nostro contributo per il bene della comunità, come abbiamo fatto anche in quell’occasione.
Segnalavamo, infatti, che erano diversi mesi che le sorti dell’Amministrazione Colonna e la sua permanenza fossero appese ad un filo e che ogni pedina dello scacchiere della maggioranza, divenuta indispensabile, avrebbe potuto procurare l’irreparabile, evocando scenari cupi per la nostra cittadina. Sollecitavamo perciò un necessario ed ineludibile ricompattamento per scongiurare quella che per noi resta
una iattura per la comunità: lo scioglimento anticipato dell’Amministrazione e l’arrivo di un Commissario prefettizio. Non ci stancheremo mai di affermare che bisogna evitare tale sventura che ha come conseguenza, fatale, il ristagno per le attività socio-culturali ed economiche. Per queste ragioni salutiamo con favore la decisione del sindaco, seppur tardiva, di rilanciare l’attività amministrativa
attraverso il rinnovamento della sua Giunta. In occasioni di crisi amministrative irreversibili non c’è altro rimedio se non provare a cambiare; e l’unica variazione consentita è quella dei collaboratori del sindaco. Prima lo si fa e meglio è. Ad ogni modo il Colonna bis è stato partorito. Non una rivoluzione totale (resta in sella il sempre verde Berlen) ma un profondo rinnovamento. Cosa dire? Per noi socialisti
era l’unica cosa da fare e da tempo addietro, ma, a differenza che in passato, la si è fatta nel momento limite. Per cui non possiamo che augurare un proficuo lavoro alla nuova Giunta, in particolare ai nuovi assessori, con l’auspicio che si faccia il bene del paese, che tanto ne ha bisogno. Proprio perché quanto fatto finora, lo avevamo già rimarcato nel novembre dello scorso anno, ha a nostro giudizio un bilancio non positivo, vieppiù aggravato nell’ultimo anno di sostanziale stasi dell’attività politico amministrativa del Cantiere Civico, torna prepotente una nostra considerazione, più volte espressa, sulla sperimentazione, e magari ripensamento, del cosiddetto civismo e/o movimentismo nell’agone politico italiano. Sono trascorsi oltre trent’anni, un tempo certamente congruo, per poter finalmente tracciare un
bilancio di tali sperimentazioni e, secondo noi, del fallimento di questi tentativi ed esperienze, compresa, appunto, quella del Cantiere Civico nostrano. Forse è maturo il tempo per affermare che non erano i partiti il male della politica italiana! E così forse avviare qualche maggiore riflessione e valutazione sul tema.
Sul proponimento siamo pronti a intraprendere un pubblico dibattito e a confrontarci apertamente.
Vittorio Farella