Monopoli, chi è Adolfo Marciano, nuovo dirigente del “Luigi Russo”
Il prof. Adolfo Marciano è il nuovo dirigente dell’IISS “Luigi Russo di Monopoli”. Cerchiamo di conoscerlo meglio attraverso una nota autobiografica inviataci dallo stesso dirigente.
Sono nato a Cava de’ Tirreni, in provincia di Salerno, il 20 gennaio del 1967.
Ho conseguito la maturità classica nel 1985, col massimo dei voti e successivamente, nell’Ottobre del 1990, la Laurea in Lettere moderne, ad indirizzo storico artistico, con il punteggio di 110/110 e la lode, presso l’Università degli Studi di Pisa e la prestigiosa Scuola Normale Superiore, dove mi sono occupato soprattutto di ricerca sulle arti minori (avori, oreficerie, miniature) in età medioevale.
Dopo il servizio civile, svolto a Novafeltria (Pesaro) tra 1991 e 1992, ho iniziato ad insegnare come supplente nelle scuole secondarie del Trentino.
Dal 2000, dopo aver superato sia un concorso riservato che un concorso ordinario, ho lavorato come docente abilitato di ruolo di Italiano, Latino e Materie letterarie nei Licei della Provincia di Trento.
Nell’Agosto 2012 ho superato il Concorso per esami e titoli per il reclutamento di Dirigenti scolastici della Regione Puglia e sono stato incluso nella relativa graduatoria di merito.
Ho ricevuto il primo incarico come Dirigente scolastico il 1 settembre del 2015, in un Istituto Comprensivo della provincia di Brindisi.
Dal 2018 al 2021 ho diretto l’Istituto di istruzione secondaria di I grado “Carelli – Forlani” di Conversano.
Dal 1 Settembre 2021 assumerò servizio come Dirigente dell’Istituto di Istruzione secondaria Superiore “Luigi Russo” di Monopoli.
Mia moglie Angela è pugliese, monopolitana per la precisione, insegnante di Economia, e mi ha dato due figli, Annamaria e Matteo, entrambi iscritti all’Università.
La Puglia mi ha conquistato immediatamente, da quando ho iniziato a conoscerla, oramai più di venti anni fa, e di questa Regione adesso amo praticamente tutto: la gente, il mare, le città, l’arte, la campagna, il cibo…
Sono appassionato di musica, soprattutto di jazz, e coltivo, come hobby, la lettura.
Colleziono e studio numismatica, in particolare le monete del Regno di Napoli tra Sette e Ottocento, e alcuni miei saggi sull’argomento sono usciti o sono in corso di pubblicazione su riviste del settore.
Cerco, per quanto possibile, di tenermi in movimento andando in bici e nuotando, al mare o in piscina; in gioventù ho praticato la pallacanestro e seguo ancora molto, da spettatore e tifoso, questo sport.
Le mie esperienze umane, culturali e professionali mi hanno insegnato a credere in una Scuola aperta alla comunità, capace di raccogliere le migliori energie, i suggerimenti, le idee, ma anche le istanze e le esigenze di un territorio per farle proprie, rielaborarle culturalmente e poi restituire alla società il proprio contributo di proposte, soluzioni, capitale umano, valore aggiunto.
Una Scuola, insomma, non autoreferenziale, ma che si confronti continuamente con l’esterno e di questo confronto si arricchisca.
Ritengo imprescindibile, nell’interesse dell’alunno, il dialogo e la collaborazione stretta tra la Scuola e la Famiglia, che debbono considerarsi sempre alleate, mai nemiche, mai su fronti contrapposti.
In generale, ma soprattutto in questo periodo, mi pare indispensabile che la Scuola lavori al recupero e al consolidamento delle competenze relazionali degli adolescenti, aiutandoli a ricostruire il tessuto indispensabile delle loro relazioni affettive e sociali, insegnando o re-insegnando loro a stare con gli altri, nel rispetto reciproco e nella collaborazione, per la crescita armoniosa di tutti e di ciascuno.
E questo si può fare trasmettendo loro i valori della cittadinanza consapevole e attiva, dell’impegno sociale, del volontariato, della conoscenza e del rispetto per la loro terra e la loro cultura, della corretta competizione, del sano agonismo sportivo e del fair play, il gioco secondo le regole, in tutti i campi e in tutti i sensi.
Adolfo Marciano
A Marciano gli auguri della redazione di Sudest.