Il bavaglio ai virologi? (di Franco Iatta)
È il tormentone del momento. E ci dice – sia pure tra le righe – più di quanto non si avverte distintamente, quale è il reale genere di questioni nelle quali spesso si impancano coloro che abbiamo delegato a rappresentarci in Parlamento. E come questi ultimi sprechino il loro tempo. Invece di tutelare, in maniera davvero concreta, i nostri reali interessi.
Un deputato del ‘Gruppo Misto’ – l’onorevole Giorgio Trizzino, ex Direttorio sanitario di una Unità Sanitaria Locale (ASL) – ha proposto di interdire, sia pure con un briciolo di buon senso, ai virologi di intervenire, in massa, in televisione.
In un primo momento – ha tenuto a precisato – c’è stata, realmente, sete di informazione. Poi, invece, c’è stato un sovrapporsi imbarazzante di voci. Spesso anche in contraddizione tra di loro. Ingenerando, quindi, una grande ed imbarazzante confusione. Facendo quindi divenire, almeno una parte dei virologi intervenuto in televisione, degli animali da avanspettacolo.
Insomma – a dir dei virologhi chiamati in causa – il nostro onorevole ha proposto di imbavagliarli. E quindi lo hanno accusato di attentare alla loro libertà. Che è – hanno soggiunto – il sale della democrazia.
I nostri virologi hanno poi pure fatto rilevare – particolarmente scandalizzati – che il nostro onorevole sia addirittura ricorso, per ottenere quanto auspica, ad un ordine del giorno poi sin anche approvato dal Governo
Di fatto, a sentire i pareri dei virologi, particolarmente inviperiti, il nostro onorevole avrebbe, in sostanza, proposto di mettere loro il bavaglio.
Di rimando, l’impagabile Giorgio Trizzino, ha ribadito che i nostri virologi, non solo impazzerebbero, oltre ogni misura, nel ‘talk show’ televisivi, ma ne sarebbero addirittura divenute delle vere e proprie star. Indulgendo quindi non solo nel presenzialismo pur di apparire. Ma poi venendo meno ad una delle leggi, sia pur non scritte, che vogliono gli scienziati alieni dall’apparire: mentre, invece, dovrebbero essere quotidianamente tutti presi dalle ricerche alle quali attendono nei proprio laboratori.
Ma i nostri virologi -a sentire i lai dell’on.le Giorgio Trizzino – non avrebbero solo ottenuta sin anche troppa visibilità, ma, soprattutto, si sarebbero rivelati, particolarmente abili, nel creare dello sconcerto tra i telespettatori meno provveduti.