Conversano, chiese chiuse (di Franco Iatta)
Chiesa dei Paolotti, un tempo non lontano era la chiesa per elezione dei seminaristi. La chiesa e l’omonimo convento sono sorti nella prima metà del XVII secolo, su una preesistente cappella. La chiesa restaurata, di recente in maniera splendida è di fatto semi abbandonata. Ospita un organo secolare. Nella stessa, molto probabilmente, è stato sepolto il primo storico di Conversano: cioè il notaio Francesco Giuliani senior.
Chiesa del convento di San Benedetto. È la chiesa tra le più cariche di storia della nostra comunità. È chiusa il lunedì e la domenica. Le visite guidate risultano solo uno dei problemi da risolvere per accedere facilmente ai monumenti religiosi cittadini.
Chiesa di san Giuseppe, insite nell’omonima centrale via. È una chiesa sconsacrata. Potrebbe essere utilizzata come contenitore per manifestazioni culturali. Ma è imperdonabilmente sottoutilizzata.
Chiesetta di San Leonardo, insiste su via Giulio Antonio Acquaviva d’Aragona. Era di patronato dei conti Acquaviva d’Aragona, come si vede dallo stemma posto sulla facciata principale. Accanto alla chiesa esisteva il conservatorio di S. Leonardo, successivamente trasferito presso la chiesa di S. Giuseppe. Oggi, di fatto, è abbandonata quasi a se stessa.
Chiesetta dell’Annunciata, insiste nello storico Casalvecchio. Nonostante sia stata recentemente restaurata è utilizzata solo rarissimamente. Un tempo, il 25 marzo, vi si celebrava ‘u passa-passe’. Rituale di cui si sta quasi perdendo la memoria.
Chiesa di Santa Maria dell’isola: è frequentata quasi solo il Venerdì Santo, quando si bacia il crocifisso nero: che lì si custodisce. Custodisce il mausoleo funerario eretto in onore di Giulio Antonio Acquaviava d’Aragona.
Chiesetta di san Rocco: sempre chiusa, eccezion fatta per i giorni in cui si celebra, con uno straordinario concorso di fedeli, l’omonima, storica cavalcata.
Chiesa della Passione, è visitabile su prenotazione. È indubbiamente è sottoutilizzata. Nonostante goda di una invidiabile posizione strategica in seno alla nostra cittadina.
L’elenco che abbiamo appena sciorinato delle chiuse chiuse di Conversano, non è di certo affatto esaustivo. Ma, pur nel suo modo sgraziato, lo stesso ci segnala un fenomeno che, da qualche anno a questa parte, ha preso ad attecchire come mai prima. È quindi un fenomeno che plasticamente ci fa prendere, quasi perfetta contezza, che i fedeli della nostra comunità– più il tempo passa – sempre meno frequentano assiduamente le nostre belle chiese. Ma l’elenco delle ‘chiese chiuse’ di cui abbiamo offerto un pur provvisorio catalogo ragionato risultano essere anche la spia che ci segnala pure un altro, non certo rassicurante fenomeno.
Ci indica, purtroppo e per l’appunto, che tutti noi non abbiamo particolare attenzione ad alcuni dei nostri tra i più significativi monumenti sacri. Infatti non li frequentiamo più. Dato che è, anche un po’, lo specchio di una Conversano che dimentica.