Bari, donazione e trapianto d’organi
Dal consenso alla donazione sino al trapianto d’organi: un percorso complesso che nasce con un semplice “sì”. Sugli aspetti tecnici e giuridici, il Coordinamento Aziendale per la Donazione ed i Trapianti della ASL Bari – in collaborazione con il Centro Regionale Trapianti – ha organizzato il corso di formazione “Dalla Donazione al Trapianto di Organi e Tessuti – Novità normative e aspetti clinico-organizzativi”, suddiviso in due sessioni in presenza. La prima si è tenuta giovedì 18 novembre all’Ospedale “Di Venere”, nell’aula del Polo formativo del Corso di Laurea di Scienze infermieristiche, mentre la seconda è in programma il prossimo 14 dicembre nell’Ospedale San Paolo.
Il corso, che si rivolge a 30 operatori sanitari per ciascuna sessione, è un utile strumento per approfondire insieme ad esperti del settore questioni squisitamente cliniche legate alla fisiopatologia e alla diagnosi della morte encefalica, ma anche per trattare implicazioni medico-legali e modalità di comunicazione, argomenti fondamentali lungo l’intero percorso.
Tra i temi affrontati, inoltre, lo stato dell’arte dei trapianti di rene, fegato, cuore e cornee, con i diversi aspetti clinici e organizzativi, l’attuazione della Legge 91/99 sulla dichiarazione di volontà e la gestione delle liste d’attesa. «Il percorso clinico dalla donazione al trapianto – spiega Giuseppe Tarantino, coordinatore aziendale per la donazione e i trapianti – resta il nodo fondamentale dell’intero sistema che, anche con questo tipo di corsi mirati, è possibile migliorare e perfezionare. In questa direzione va sicuramente l’attenzione con la quale, come ASL Bari, stiamo seguendo i pazienti dializzati in lista d’attesa per il trapianto di rene, ai quali garantiamo dei percorsi prestabiliti di esami e visite sino al trapianto. Ad oggi sono già 13 i pazienti che, grazie a questa modalità protetta, hanno raggiunto l’obiettivo del trapianto».
Snodo cruciale, in ogni caso, resta la volontà di donare organi e tessuti. Nell’Area Metropolitana di Bari, oltre che recandosi alla ASL (in sedi Urp, Distretti e Presidi ospedalieri), è possibile registrare la propria dichiarazione di volontà in tutti i 41 Comuni in occasione del rinnovo o del rilascio della carta d’identità. Secondo le statistiche del Sistema Informativo Trapianti, ad oggi sono stati depositati 150.372 consensi alla donazione (64,1%) e 19.889 iscrizioni all’A.I.D.O. per un totale di 254.557 dichiarazioni di volontà.
Per informazioni: donazione.organi@asl.bari.it e giuseppe.tarantino@asl.bari.it
Come diventare donatore* (Per approfondire cliccare qui https://bit.ly/3qLmCs7)
Ognuno di noi può salvare delle vite, esprimendo il proprio “sì” alla donazione. La donazione, nelle sue molteplici forme, è espressione di reciprocità e solidarietà.
Nel nostro Paese, i principi della gratuità, libertà, consapevolezza, volontarietà e anonimato sono trasversali a tutte le tipologie di donazione e sono posti a tutela del donatore e del ricevente.
Ci sono tanti modi per diventare donatore e lo si può essere sia in vita che dopo la morte. In questa sezione sono presentate le modalità con cui dichiarare la propria volontà sulla donazione di organi e tessuti dopo la nostra morte e i diversi percorsi per essere donatori in vita, come per le cellule staminali emopoietiche.
Per scegliere di diventare donatore è bene informarsi, conoscere tutte le tutele previste e sapere che il nostro sistema trapianti è tra i primi posti in Europa per qualità degli interventi e sicurezza dei processi.
Donazione dopo la morte*
Ogni cittadino maggiorenne può esprimere il proprio consenso o dissenso finalizzato alla donazione di organi e tessuti dopo la morte attraverso una delle seguenti modalità:
- presso gli uffici anagrafe dei Comuni al momento del rilascio o rinnovo della carta d’identità (in questo video maggiori informazioni)
- compilando il modulo dell’AIDO – Associazione Italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule
- firmando il modulo presso la propria Azienda Sanitaria Locale (ASL) di riferimento
- compilando il tesserino del CNT o il tesserino blu del Ministero della Salute, oppure una delle donor card distribuite dalle associazioni di settore; in questo caso è necessario stampare la tessera e conservarla tra i propri documenti personali. Inoltre è opportuno comunicare la propria decisione ai familiari
- riportando la propria volontà su un foglio bianco, comprensivo di data e firma; anche in questo caso è necessario custodire questa dichiarazione tra i propri documenti personali.
Ø Nel caso in cui la persona non abbia rilasciato in vita una dichiarazione in merito alla donazione di organi e tessuti, il prelievo è consentito solo se i familiari aventi diritto (nell’ordine: coniuge non separato, convivente more uxorio, figli maggiorenni e genitori) non si oppongono alla donazione. Per i minori sono sempre i genitori a decidere; se anche solo uno dei due è contrario, il prelievo non può essere effettuato.
*Fonte: Ministero della Salute