Monopoli, un “misterioso” portale nel centro storico
Molti palazzi, vicoli e scorci caratteristici del centro storico monopolitano, fino ad oggi in stato di abbandono, stanno tornando lentamente a risplendere anche grazie al bonus facciate. Numerosi sono i cantieri allestiti anche per palazzi del borgo murattiano e palazzoni degli anni ‘60. Tra questi cantieri, come spesso accade quando si ha a che fare con la storia e l’arte, è possibile che durante i lavori vengano fuori delle piacevoli sorprese, come quella del cosiddetto Palazzo Magno, nel cuore del borgo antico. Durante i lavori di manutenzione dell’edificio, un vecchio portale, la cui bellezza era rimasta fino ad ora celata quasi del tutto celata dallo stato di abbandono, non ha mancato di attirare l’attenzione della restauratrice Nori Meo Evoli, che stava eseguendo i lavori coadiuvata da Sara Bianco e Riccardo Meo Evoli, sotto la supervisione delle funzionarie della Sovrintendenza Angelamaria Quartulli e Cristina Tiberini. «È un portale di fattura inconsueta per Monopoli – commenta la restauratrice – e ritengo si tratti di un’oggetto rinascimentale atipico per questa città, probabilmente di realizzazione non locale». La bellezza del manufatto, quindi, si sta rivestendo anche di un’aurea di mistero. Come e perché si trova in quel posto? «Alcuni particolari della muratura – continua Meo Evoli – mi spingono a pensare che il portale non sia nato per quel luogo e comunque mi sembra adattato alla struttura in cui si trova oggi. Non riesco a spiegarmi come un portale così bello possa rappresentare l’accesso a una semplice stanza. Credo che ci siano gli elementi per effettuare qualche ricerca storica». Intanto il bel portale, quando le impalcature per i lavori eseguiti dalla ditta Edil Belvedere e diretti dall’architetto Gianni Muolo, progettista e direttore dei lavori di Manutenzione Straordinaria e Restauro dell’intero Palazzo MAGNO, saranno rimosse, tornerà ad abbellire Largo Magno, insieme al balcone del tardo seicento e all’intera struttura restaurata, e ricordare anche una delle tante famiglie nobiliari illustri della città.
Cosimo Lamanna