Asl Ba, chieste le dimissioni del Direttore Generale
SANITA’ – Riceviamo e pubblichiamo nota stampa di FP CGIL, CISL FP, UIL FPL e FIALS
Domani, lunedì 17 gennaio siamo stati convocati dal Direttore Generale dopo aver promosso lo stato
di agitazione e preannunciato la mobilitazione sotto la Regione Puglia per il 2 febbraio p.v. se non si
riporta ordine all’interno della ASL Bari.
Siamo giunti anche a chiedere le dimissioni del Direttore Generale, da poco riconfermato dal
Presidente Emiliano, se alcuni Direttori non riprendono a rispettare le norme e i regolamenti aziendali.
Non si può assistere, in un momento come questo di assoluta emergenza, a personale trasferito da
reparti che presentano gravi carenze di personale a servizi dove addirittura sono in esubero rispetto alla
dotazione di personale prevista dai fabbisogni, come sta avvenendo anche al Di Venere, dove il Direttore
Medico f.f. procede al trasferimento di personale in aperta violazione del regolamento aziendale che
prevede che le disposizioni siano munite anche della firma del Dirigente delle Professioni Sanitarie oltre
che rispettare l’avviso di mobilità interna pubblicato dalla ASL BA e frutto di specifico accordo sindacale
secondo la vigente normativa, anche in questo caso alcuni trasferimenti hanno trovato la formale
opposizione dei Dirigenti Medici non disponibili ad accettare personale in esubero alle Unità Operative,
considerandolo spreco di danaro pubblico.
“Noi non ci stiamo più – dichiarano all’unisono i Segretari Territoriali di FP CGIL, CISL FP, UIL
FPL e FIALS – da tempo segnaliamo queste irregolarità e il contesto che viviamo non permette che
queste violazioni debbano persistere”.
“Al Presidio Ospedaliero di Monopoli – continuano i Segretari Territoriali – assistiamo a continue
disposizioni di servizio che stanno creando forti malumori tra il personale dipendente e disorientano
anche i cittadini, con servizi importanti come lo SCAP (Servizio di Consulenza Pediatrica
Ambulatoriale ) che in ogni modo si cerca di trasferire dalla sede individuata dall’Azienda in
conformità alla legge regionale e per la quale si sono spesi soldi pubblici per il dovuto adeguamento,
in sedi che non è dato sapere e che non abbiamo certezza che rispondano ai requisiti di sicurezza per i
lavoratori e per i minori previsti dalla legge. Segnalazioni di trasformazioni in U.O. in area grigia e area
Covid pervengono dal Presidio Ospedaliero San Paolo, in spregio alle più elementari norme per la
sicurezza di operatori e cittadini, idem dicasi per
l’Ospedale Perinei di Altamura dove ci scrivono di attivazioni posti letto Covid con carenza di DPI per gli
operatori trasferiti in quest’area e altrettanti operatori che continuano ad essere trasferiti da una unità
all’altra in violazione dello stesso regolamento sottoscritto e deliberato a livello aziendale.
ORA BASTA!! Questo modo di fare non è più accettabile e siamo pronti a denunciare da subito
alle autorità preposte le violazioni di legge. Chiediamo se ci sono tutte le autorizzazioni e le
certificazioni richieste, perché è arrivato il momento di pretendere il rispetto delle norme e chi sbaglia
deve pagare. Da mesi si cerca con varie motivazioni e in ogni modo di spostare lo SCAP dalla sede
individuata dall’Azienda, non tenendo assolutamente conto delle ricadute sui fruitori del servizio. La
norma è chiara, lo SCAP è un servizio di consulenza ambulatoriale pediatrica che opera all’interno dei
Pronto Soccorso delle strutture ospedaliere pugliesi, già in possesso dei reparti di pediatria, e non può
essere collocato in altre zone dell’ospedale. Al San Giacomo di Monopoli bisogna rispettare le leggi,
altrimenti chi le viola ne dovrà rispondere e su questo anche il Direttore Generale dovrà assumersi le sue
responsabilità.
Siffatti comportamenti non sono più tollerabili. La ASL BA come tutte le Pubbliche
Amministrazioni dovrebbe essere una “casa di vetro” nella quale il rispetto delle regole e delle norme
dovrebbe essere la prima regola che deve essere rispettata a partire dalla Direzione Generale e a cascata
da tutti i Dirigenti. Va superata la condizione di completa anarchia che rigistriamo in ASL BA attraverso
l’attribuzione di “pieni poteri” ai Dirigenti delle Macrostrutture che quindi verrebbero autorizzati ad agire
al di fuori di norme e regolamenti. Circostanza che sta determinando grande confusione
nell’organizzazione delle strutture sanitarie con ricadute estremamente negative nell’erogazione delle
attività assistenziali oltre che con il concreto rischio di non rispondere alla “domanda di salute” dei
cittadini. Il malcontento è diffuso, anche sul Territorio, e in tutti i Presidi registriamo situazioni di criticità
dalle carenze di personale ai problemi legati alla sicurezza e ai casi di positività che stanno mettendo a
dura prova i reparti, per questo la mobilitazione riguarderà tutta l’Azienda.
Domani andiamo fiduciosi all’incontro, visto che il dott. Sanguedolce ha comunicato che si tratta di
incomprensioni. Noi siamo convinti che si è in presenza di violazioni di legge e di regolamenti e
torneremo indietro sulla decisione assunta solo se le “incomprensioni” saranno sciolte e seguiranno
puntuali provvedimenti di revoca delle disposizioni assunte contra legem. Compromessi sulla
sicurezza dei lavoratori e dei fruitori dei servizi non ci possono essere. La situazione richiede interventi
immediati e in linea con le norme regionali e nazionali, oltre che con i regolamenti aziendali. Domani
capiremo le reali intenzione della Direzione Generale, altrimenti porteremo la vertenza sul tavolo con la
Regione Puglia e proseguiremo con la mobilitazione già preannunciata.