Libri: i noir di Ettore Catalano
di GIUSEPPE PALMA e CATERINA ANDRIOLA – Il professor Ettore Catalano è stato docente ordinario di letteratura italiana alle Università di Bari e del Salento, in cui ora è professore onorario. Classe 1946, da qualche anno Catalano ha iniziato a deliziare i suoi lettori con romanzi noir ambientati tra Ostuni, la celebre Città Bianca, e Brindisi, città dove l’autore vive da circa trent’anni. Prima con “Rosso Adriatico” e poi con “Un mare di follia”, infine con “Un’infezione latente”, Catalano narra le avventure del commissario Donato Tanzarella, un servitore dello Stato alle prese con morti sospette che si collocano nel dubbio tra suicidi, omicidi ed eventi accidentali. Il commissario Tanzarella, amante dei poeti Prévert, Catullo e Borges, buongustaio di piatti di mare e scarpe di donna, preferisce Carducci a Croce, e in questo suo rifugio letterario svolge con dedizione e professionalità il suo lavoro quotidiano di investigatore dotato di un fiuto non comune. Tutti e tre i romanzi sono ambientati in Ostuni. Nei prossimi giorni uscirà il quarto romanzo della serie, “La verità di Iago”, il primo non ambientato ad Ostuni bensì a Brindisi, che vede come protagonista sempre il commissario Tanzarella. Una quadrilogia che riporta alla mente la mano di Andrea Camilleri col suo commissario Montalbano, conosciuto soprattutto dal pubblico del piccolo schermo grazie all’interpretazione di Luca Zingaretti. Caratteristica comune della quadrilogia sono le digressioni letterarie dell’autore, ora con Moby Dick, ora con Omero e Virgilio, tanto per citare alcuni riferimenti. Parecchi anche i collegamenti storici, teologici e politici dell’autore, si pensi ad esempio a Cesare e a Federico II di Svevia al porto di Brindisi oppure al problema delle trivelle al largo della costa pugliese.
Tutti editi dalla casa editrice Progedit di Bari, i romanzi sono distribuiti tramite le principali librerie on-line, il sito dell’editore e le librerie tradizionali convenzionate o che ne facciano richiesta. Vediamo da vicino – seppur brevemente – l’incipit dei quattro romanzi.
“Rosso Adriatico” (2018) è il primo della serie e presenta il personaggio del commissario Donato Tanzarella, figlio di Immacolata Semerano e di papà Oronzo. Uomo di letture classiche, Tanzarella deve presto misurare le sue capacità investigative con il caso di un uomo trentenne trovato morto, nudo, in una lamia (solchi torrentizi che un tempo delimitavano i terreni) al confine tra Ostuni e Fasano. Un lavoro di investigazione molto complesso che termina un attimo prima che si metta in moto la macchina della“giustizia” coi suoi codici e le sue logiche, ma che pone il commissario nel dilemma – certamente ironico – se il suo lavoro sia più simile a quello di Sciascia o di Tolstoj.
“Un mare di follia” (2019) vede la storia di una giovane donna, Eleonora Minieri, trovata morta in una caletta nella zona del Pilone in Ostuni, avviluppata in una tuta da sub. Suicidio, annegamento accidentale o omicidio? Le indagini del commissario Tanzarella, coadiuvato dalla sua vice Amalia Rivella (che ha preso il posto di Mimmo Pecere), conducono verso la soluzione del caso, anche grazie ad un colpo di scena finale – tutto da scoprire – che lascia al lettore più di qualche dubbio, con una chiave di lettura aperta a più considerazioni e soluzioni.
“Un’infezione latente” (2020) racconta la morte di due omosessuali nella villa di un imprenditore agricolo ostunese, avvenuta nella cornice di un incendio doloso la notte di Capodanno. Il commissario Tanzarella comprende che potrebbe trattarsi di un omicidio con pregiudizi a sfondo razziale, cimentandosi nella complessa mentalità del posto e della procura investigatrice. Tanzarella, da sempre convinto della buona riuscita del suo fiuto investigativo, mette stavolta in discussione le proprie capacità intuitive, giungendo ad una crisi di metodo e di convinzioni. Gli intrecci e i colpi di scena – che si susseguono senza tregua – lasciano il lettore nel dubbio fino all’ultima pagina del romanzo, con un esito tutto da scoprire.
“La verità di Iago” (2022) esce invece tra pochi giorni e vede il commissario Tanzarella promosso da Ostuni a Brindisi nella sua nuova veste di vice questore aggiunto della squadra mobile. Tanzarella si trova stavolta alle prese con un delitto inserito in un disegno criminale parecchio raffinato, nel quale la vittima è una giovane ed affermata giornalista di moda, che il nuovo vice questore risolverà facendo ricorso ad un grande testo teatrale. Un po’ come il caso che il detective William Somerset (Morgan Freeman) riesce a risolvere, nel film “Seven” del 1995, solo dopo aver riletto i testi di Dante in riferimento ai sette peccati capitali. Questo ultimo libro, come si è detto, sarà disponibile nei prossimi giorni.
I quattro romanzi di Catalano, scritti più con lo stile di Verga che con quello di Pirandello, potrebbero senz’altro ispirare una serie televisiva o una iniziativa cinematografica. Gli italiani sono rimasti orfani di Camilleri, ma potrebbero trovare nei romanzi del professore pugliese una continuità di suspense, passione per il giallo ed emozioni che solo la buona letteratura è in grado di dare. Consigliamo a tutti la lettura della quadrilogia, lasciando al lettore il gusto di scoprire gli intrighi, i colpi di scena e il finale.
Giuseppe Palma (avvocato, poeta e scrittore)
Caterina Andriola (naturopata, poetessa e scrittrice)