Rutigliano, esposto alla Procura contro un consigliere comunale
REDAZIONE – La vicenda del cartellone pubblicitario della discordia finisce con un esposto alla Procura della Repubblica e informativa alla Digos. Denunciate 12 persone tra i quali un Consigliere Comunale di maggioranza di Rutigliano, un figlio di un Assessore, un architetto, un giornalista, un dipendente del Comune di Rutigliano, una professoressa in pensione e altri soggetti. Costoro, secondo il dott. Nicola Giampaolo, avrebbero, tutti assieme, architettato una messa in scena per diffamarlo e discriminarne onorabilità e personalità.
Dalla querela presentata in data 7 febbraio 2022 e inviata alla DIGOS si evince dai fatti raccontati: che «Il Consigliere Comunale, nello specifico, assieme ad altri due persone non ancora identificate, avrebbe di primo mattino sostituito o manomesso un manifesto posto su un cartellone pubblicitario, sostituendolo con un testo improprio per poi fotografarlo e, assieme alla partecipazione organizzata di altri, diffondere foto, invitando la popolazione, a mezzo social, ad un attacco di violenza verso Giampaolo, organizzando un assalto al cartellone».
I reati ai quali sono stati ascritti negli atti giudiziari come richiesta di procedimento penale e civile, estrapolati dagli atti e dagli allegati sono: sono la partecipazione di più persone, complici alla violenza, all’ingiuria, all’offesa e alla minaccia; inoltre, sembra abbiano attuato forme di istigazione all’odio e alla diffamazione, usando i social come mezzo di diffusione.
La dinamica della vicenda è stata chiarita da Giampaolo, che ha arricchito con documentazione e prove evidenti. Il dott. Nicola Giampaolo si sente soddisfatto e in una telefonata intercorsa ha espresso «mortificazioni per uomini e donne che ritengo pericolosi per il ruolo pubblico che ricoprono». Sfogando la sua rabbia promette che «a tempo debito fornirò nomi, cognomi e volti che pubblicherò per mezzo di un pubblico manifesto».
Andrebbe chiarita anche la posizione di immobilismo sulla questione, da parte di esponenti della maggioranza, che fu fortemente favorita per la vittoria, in quanto Giampaolo portatore di grandi consensi elettorali. Giampaolo in seguito ebbe la concomitante nomina dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in Conferenza Unificata Stato Regioni in rappresentanza delle città italiane.