Mola, “cura e bellezza” sono i concetti di cui il paese ha tanto bisogno
MOLA DI BARI – In una nota, le forze Politiche “Progetto Mola” e lista civica “Giangrazio Di Rutigliano” affermano: “A chi giova approvare un documento come l’aggiornamento al DPP con il solo voto della maggioranza? Perché si ritiene inutile e una mera perdita di tempo il confrontarsi con la collettività? C’entra il fatto che l’Amministrazione, in astinenza di risultati tangibili, tenti disperatamente (e dissennatamente) di portare a casa provvedimenti da sbandierare nella ormai sempre più prossima campagna elettorale? Si poteva fare diversamente a vantaggio di tutti? Il solco che diventa sempre più profondo fra i cittadini e la politica, come ampiamente dimostrato dal netto calo di affluenza di cittadini alle elezioni amministrative, anche nelle grandi città, non interroga i politici sul perché di tutto questo? Queste sono solo alcune delle domande che dopo lo sconcertante esito del consiglio comunale del 14 febbraio scorso, ci vengono in mente. In tutta questa nebulosa di comportamenti emerge un dato oggettivo che attiene ad un passato, neanche tanto lontano, dove la politica della sterile contrapposizione lasciava il passo alla condivisione e partecipazione, su documenti che per importanza e orizzonte, venivano approvati all’unanimità, magari dopo diverse ore di discussione, approfondimento e sospensioni del consiglio comunale, ma tutto era orientato a trovare punti di contatto e sintesi migliorative. Si comprendeva l’importanza e la portata di tali provvedimenti che, per loro natura e vigenza sarebbero andati ben oltre la durata di una singola consiliatura, e per questo non si poteva e non si voleva essere divisivi al cospetto del paese. Prevaleva quel senso di responsabilità che oggi sembra smarrito. Questa buona prassi oggi sembra far parte di un’altra era geologica. Oggi, fra un post sui social e l’altro, si marcia a tappe forzate, predicando la partecipazione come principio fondamentale e irrinunciabile e razzolando male, anzi, malissimo visti i risultati.
La partecipazione dei cittadini non si attiva con un semplice click così come si accende o si spegne una lampadina e non va sempre rinviata a quel “da domani mattina” così caro al Sindaco, che però puntualmente non arriva mai; va invece riguadagnata sul campo, con la pratica, con la credibilità degli attori politici che la voglio perseguire concretamente, e di certo non può essere apparecchiata a proprio uso e consumo magari affidandosi, come si è fatto, a una salvifica diretta Facebook. È tutta qui la partecipazione?! Certo non c’è da stupirsi più di tanto visto come il Sindaco Colonna ha gestito, ad esempio, la discussione sulla famigerata variante della Strada Statale 16. Un provvedimento come quello in oggetto, che ha avuto nel tempo una gestazione a dir poco complessa, certo non poteva essere votato e magari approvato come un “comune” provvedimento tecnico. Questo è stato chiaro a tutti fin dal primo momento. Abbiamo più volte chiesto all’Amministrazione, di farsi carico di organizzare almeno due incontri pubblici per discutere e valutare alcune integrazioni al DPP che a nostro avviso avrebbero reso più attuale e specifico il documento da approvare, e per sgombrare il campo da sempre possibili strumentalizzazioni, abbiamo ipotizzato che questo percorso si concludesse entro il corrente mese di febbraio. A conferma della nostra onestà di intenti c’è il fatto che ci siamo attivati come forze politiche e nell’arco di pochi giorni, considerato il timing imposto dall’amministrazione, abbiamo organizzato due incontri pubblici in modalità mista tenutisi nella nostra sede di via Di Vagno 86 che sono stati partecipati nonostante il breve preavviso. A questo proposito va sottolineata la gradita e apprezzata presenza, al secondo di questo incontri, della Professoressa Angela Barbanente, a cui va il nostro ringraziamento per la sensibilità dimostrata, che ha potuto così ascoltare i cittadini che sono intervenuti e prendere buona nota delle loro osservazioni. Intanto in quei giorni il sindaco Colonna era a Sanremo in occasione del Festival della canzone italiana, a promuovere il territorio (bah!) e né lui né un rappresentante della Giunta comunale ha ritenuto di intervenire per interloquire con i cittadini. Ad ognuno le proprie priorità!! Resta il rammarico che nella seduta di Consiglio comunale tenutasi lunedì 14 febbraio 2022 si è persa l’ennesima occasione da parte di questa Amministrazione di dimostrarsi all’altezza del compito, accontentandosi di un documento azzoppato. Infatti i consiglieri di opposizione, dopo il loro intervento di critica al metodo e nel merito, hanno abbandonato la seduta giudicando il provvedimento invotabile. A seguire si è consumato il triste epilogo che ha visto il provvedimento approvato con nove voti favorevoli e con la presenza in aula dei soli consiglieri di maggioranza. Cui prodest?
Siamo pienamente consapevoli, non solo che il nostro paese ha bisogno di dotarsi al più presto possibile di un piano urbanistico generale all’altezza delle problematiche complesse che presenta il nostro territorio, ma pensiamo anche che già da queste battute il piano debba avere un’anima quanto più possibile caratterizzata e improntata ai concetti di “Cura e Bellezza” di cui il nostro paese ha tanto bisogno.”