Bari, affido rivolto a persone e anziani soli: creato l’albo dei volontari
L’assessora al Welfare Francesca Bottalico rende noto che sono aperti i termini per la presentazione delle domande finalizzate alla selezione di aspiranti affidatari da coinvolgere nell’ambito del nuovo servizio di accompagnamento sociale ed educativo di persone in difficoltà (soggetti anziani, persone con disabilità o che vivono una condizione di vulnerabilità e di svantaggio socio-culturale) che non possono essere adeguatamente assistite dalla famiglia di appartenenza.
I soggetti interessati ad offrire la propria disponibilità e il proprio impegno in favore di queste persone, favorendone la permanenza in un ambiente affettivamente idoneo che possa contribuire a migliorarne la qualità della vita complessiva, dovranno presentare domanda di candidatura entro il prossimo 17 marzo secondo quanto previsto dall’avviso, disponibile sul sito istituzionale del Comune di Bari a questo link.
La durata del progetto di affidamento attribuito a ciascun affidatario – previa sottoscrizione di formale atto d’impegno – è pari a 12 mesi, rinnovabili sulla base del monitoraggio dell’andamento del piano assistenziale individualizzato – PAI predisposto dal Servizio sociale territoriale, titolare della presa in carico.
Gli aspiranti affidatari che abbiano presentato domanda di disponibilità nei modi e tempi previsti, e che siano riconosciuti idonei al servizio, saranno poi inseriti in un apposito albo, gestito dalla ripartizione Servizi alla Persona, contenente i dati identificativi degli iscritti, i requisiti essenziali richiesti ai fini dello svolgimento del servizio, i tempi e i territori per i quali l’affidatario ha dichiarato la propria disponibilità per lo svolgimento del servizio di affido, nonché i target di utenza prescelti.
Per informazioni e assistenza circa le modalità di partecipazione, gli interessati potranno rivolgersi allo Sportello di Segretariato sociale presso la ripartizione Servizi alla Persona e presso i Municipi territorialmente competenti.
“Nasce il primo albo cittadino per la costruzione di una banca dati e di un programma di accompagnamento formativo e sociale per i cittadini disponibili ad attivare esperienze di affido in favore di adulti vulnerabili, privi di reti familiari e in situazione di povertà socio-culturale – commenta Francesca Bottalico -. Un’azione solidale costruita grazie alla collaborazione dei Municipi, degli uffici dell’assessorato, delle reti territoriali e delle commissioni consiliari nell’ambito di un lavoro più ampio di analisi dei bisogni, emersi anche a seguito della pandemia, e di attivazione di interventi di innovazione sociale e welfare di comunità rivolti principalmente al contrasto alle solitudini e alternativo all’accoglienza case per anziani e comunità. Questa potrebbe essere un’ottima opportunità soprattutto per i giovani che, negli ultimi due anni, alla luce della mobilitazione avvenuta durante il primo lockdown, ci hanno espresso la volontà di dedicare alcuni momenti della settimana ad attività solidali di supporto alle persone sole. Consegnare la spesa o i medicinali, accompagnarli al parco, a teatro o leggere un libro, fare una semplice passeggiata, cucinare insieme oppure ospitarli per una cena, sono gesti che potrebbero significare molto per chi solitamente vive nella solitudine, magari associati ad un percorso di sostegno sociale, educativo e psicologico attivato dall’equipe professionale. L’idea è quella di provare a intraprendere nuove strade in modo da ripensare il welfare in un’ottica di comunità e sussidiarietà sul modello di esperienze cittadine, come Famiglie senza confini ed Essere comunità, dove comunità e istituzioni, insieme, si prendono cura delle fragilità”.