SS16 Adriatica Bari-Mola, al via il dibattito pubblico
Risolvere la congestione metropolitana, rafforzare i collegamenti interurbani e migliorare il collegamento con il porto e con il Sud della Puglia. Questi gli obiettivi della variante della SS16 Adriatica Bari-Mola, un tracciato che si configurerà come strada a scorrimento veloce previsto nella programmazione nazionale e nel Piano urbano della mobilità sostenibile della Città metropolitana di Bari.
Il progetto, assieme allo studio di fattibilità tecnico-economica dell’opera, illustrato in un apposito dossier divulgativo, è stato presentato ufficialmente da ANAS alla presenza delle principali istituzioni nazionali e locali coinvolte. Dalla Sala di Jeso sono infatti intervenuti il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il Sindaco di Bari Antonio Decaro, il Responsabile della Struttura Territoriale Puglia di ANAS Vincenzo Marzi e la Coordinatrice del Dibattito Pubblico Maddalena Rossi. Presenti anche i sindaci di Triggiano, Antonio Donatelli, di Noicattaro, Raimondo Innamorato, e di Mola di Bari, Giuseppe Colonna. Hanno chiuso i lavori la Presidente della Commissione Nazionale Dibattito Pubblico, Caterina Cittadino, e la Referente della Commissione VIA Monica Pasca.
L’opera che sarà dibattuta assieme ai cittadini e ai soggetti interessati risponde ad una duplice esigenza, infrastrutturale e socioeconomica. La realizzazione della variante alla SS16 Adriatica Bari-Mola, pone l’obiettivo di migliorare l’accessibilità del territorio e incrementare la sicurezza stradale delle infrastrutture esistenti, riducendo con una serie di ammodernamenti, il tasso di incidentalità e favorendo il comfort di marcia. D’altra parte, l’infrastruttura migliorerà anche la competitività territoriale dell’area – innalzando il livello qualitativo del servizio – e, decongestionando le aree urbane, contribuirà alla riduzione dell’inquinamento atmosferico
Il dibattito pubblico ha lo scopo di presentare ai cittadini il progetto della nuova infrastruttura e di raccogliere osservazioni e proposte per consentire al proponente dell’opera, ANAS, di valutare il progetto in rapporto con il territorio.
Il percorso è aperto a tutti i cittadini e agli stakeholder interessati ed è organizzato affinché tutti i partecipanti possano ricevere informazioni complete sul progetto, nonché chiedere e ottenere chiarimenti da parte dei progettisti, indicare criticità o temi da approfondire, proponendo anche soluzioni migliorative.
Il calendario di incontri del dibattito pubblico prenderà il via il 7 marzo dalle ore 17 alle ore 19:30, con il primo appuntamento informativo territoriale dedicato specificatamente alla città di Bari, in modalità ibrida (sia in presenza, sia online). Seguiranno altri tre incontri informativi sul territorio, a Triggiano, Noicàttaro e Mola di Bari, e tre incontri di approfondimento tematici, online, che tratteranno le ricadute socio-economiche, gli ambientali e paesaggistici, e ai tempi e alle modalità realizzative dell’intervento.
Saranno organizzati inoltre due tavoli tecnici con gli enti nazionali e locali interessati dalle successive fasi approvative dell’opera, al fine di coinvolgere, sin da questa fase, gli enti preposti alla salvaguardia del territorio in un dialogo costruttivo con Anas.
Prenderà luogo infine un incontro finale, sempre in modalità online, di presentazione della relazione conclusiva del dibattito.
Per informazioni su come partecipare al Dibattito Pubblico è possibile visitare il sito web dedicato: www.dibattitopubblicobarimola.it
Il sindaco di Noicàttaro Raimondo Innamorato, a seguito della conferenza stampa di presentazione del dibattito pubblico sulla variante SS16 ha dichiarato: “Già dal 2018, abbiamo avviato un lunghissimo dibattito manifestando da subito la nostra contrarietà a un’opera che, certo, non possiamo definire inopportuna perché conosciamo bene i problemi della SS16 che si riversano ovviamente anche nel nostro territorio, ma abbiamo sempre proposto soluzioni alternative a una compromissione totale del paesaggio delle Lame per ridurre l’impatto ambientale e territoriale. Oggi, rimaniamo della stessa opinione. La realizzazione sarà devastante e per questo, in conferenza di servizi, abbiamo proposto l’unica cosa che potevamo fare, vista l’obbligatorietà della realizzazione dell’opera: ovvero ottenere migliorie per il nostro territorio a un progetto che sta diventando definitivo. Abbiamo ottenuto interventi di mitigazione dell’impatto e compensazione, ma oggi, con la presentazione del dibattito pubblico, è necessario chiarire cosa effettivamente il dibattito pubblico può fare, al fine di rendere note le possibilità e gli elementi di discussione che saranno offerti ai cittadini. Il Comune di Noicattaro è contrario alla devastazione del territorio, vuole fortemente un dibattito pubblico, ma deve recepire le indicazioni per chiarire ogni aspetto. Da quanto è emerso oggi, sembra che il dibattito verterà esclusivamente sulla terza opzione, quella che, a malincuore, abbiamo sottoscritto a fronte di una riduzione dell’effetto devastante che comunque l’opera produrrà. Infine, abbiamo bisogno di sapere anche cosa può fare il Consiglio Comunale e il Comune perché, qualora la norma lo prevedesse, noi torneremo a difendere la posizione iniziale, quella che tutela le nostre Lame e la nostra economia”.