Noicàttaro, per la Settimana Santa un cero rosso su ogni balcone
“Tutti i balconi del paese saranno illuminati con un cero rosso per far sì che questo momento pasquale, che ci accingiamo a vivere, sia portatore di un messaggio di pace che oggi è più che mai necessario”. L’iniziativa spiegata dal sindaco di Noicàttaro Raimondo Innamorato nasce dalla proposta di una celebre cittadina nojana, da sempre impegnata nella promozione culturale e sociale della città.
“Abbiamo accolto con gioia la proposta di Rita Tagarelli che, ancora una volta, ha mostrato una particolare sensibilità. Per questo, in occasione dei riti della Settimana Santa che a Noicàttaro rappresentano un momento molto atteso e vissuto con grande intensità da tutti i cittadini, possiamo cogliere l’occasione per farci portatori di un messaggio di pace e di speranza di cui in questo momento di conflitti, sentiamo particolare necessità. Abbiamo immaginato che tutti i balconi del paese possano illuminarsi con un cero rosso, simbolo di una luce che possa portare chiarezza nel nostro cuore e nelle nostre menti e possa illuminare le nostre azioni”.
L’iniziativa simbolica è stata condivisa ed incoraggiata anche da don Vito Campanelli, sacerdote della parrocchia Santa Maria della Pace ed organizzatore dei Riti della Settimana Santa insieme alla comunità dei padri agostiniani: “Un modo concreto per partecipare tutti insieme alla Passione di Cristo Signore che continua oggi nella passione dell’uomo ferito e piagato dal dolore. Accendere il cero rosso potrà significare il nostro no alla guerra”, dichiara il sacerdote.
“In questo modo vogliamo ritrovare nelle celebrazioni pasquali il senso più autentico di questo momento, in modo che la Pasqua possa davvero rappresentare un momento di passaggio, dall’oscurità alla luce, dalla guerra alla pace”, conclude il sindaco.
I riti della Settimana Santa culminano nei giorni del Triduo pasquale: dal tardo pomeriggio di giovedì 14 aprile, per concludersi nella notte di sabato 16 aprile 2022.
Il giovedì santo, 14 aprile, è dedicato alla visita delle Chiese, dove sono allestiti gli altari della reposizione. Nei pressi della Chiesa della Lama viene allestito un grande falò che resta acceso per tutto il tempo del triduo. Come ogni anno i “colpi scuri” dei botti scandiscono le tappe del rito, segnalando l’uscita del “primo crocifero” con il suo carico di devozione ed emozioni, subito dopo l’accensione del grande falò. I Crociferi sono fedeli che, con un atto assolutamente volontario decidono di unirsi alla passione ed alle sofferenze di Gesù Cristo, indossando un saio nero e con il volto coperto per garantire loro l’anonimato, a piedi nudi, reggendo sulla spalla una pesante croce di legno. Partendo dalla Chiesa della Lama, i Crociferi percorrono alcune vie del paese visitando gli altari allestiti presso le chiese, per poi fare ritorno alla Chiesa di partenza. A questa processione si aggiunge il corteo composto dall’amministrazione comunale e dalla Confraternita del Santissimo Sacramento con don Vito Campanelli loro padre spirituale.
Il venerdì santo, 15 aprile, è caratterizzato dalla processione della “Naca” che si svolge a cominciare dalle ore 20.00: parte dalla Chiesa della Lama e giunge sino alla Chiesa Matrice. La Naca, la culla con il suo intercedere lento e dondolante, accompagnata da 80 crociferi più la squadra di 16 portatori anch’essi incappucciati e la confraternita della Passione di Santa Maria della Lama e le consorelle dell’Addolorata, rappresenta il giaciglio di Cristo morto che viene adorato dalla comunità.
Il sabato santo, 16 aprile, è caratterizzato da due processioni: la prima notturna, è dedicata alla Madonna Addolorata e inizia alle ore 02.00 (notte tra il venerdì ed il sabato santo), partendo dalla Chiesa Matrice, percorre alcune vie del paese per poi farne ritorno la mattina seguente alle ore 9:00 circa. Questa processione, è accompagnata da 33 crociferi e dall’Associazione delle Madri e dei Padri cristiani, particolarmente suggestiva, rappresenta il dolore della madre che cerca il proprio figlio, girando per le strade di un paese spento e silenzioso, visitando tutte le chiese da notte fonda fino alle prime luci del mattino. La seconda pomeridiana, è la processione dei Misteri, ossia simulacri che rappresentano i vari momenti della Passione di Gesù Cristo. Inizia alle ore 14.00, partendo dalla Chiesa della Lama, percorrendo alcune vie del paese, per poi farne ritorno e concludersi alle ore 20.00.