Confagricoltura, in Puglia l’export regge per la capacità degli imprenditori di innovarsi
«L’export dell’agroalimentare pugliese ha mostrato una buona tenuta nonostante la pandemia covid e la guerra in Ucraina. Questa capacità di tenere vivi gli scambi con i mercati stranieri, anche in periodi di assoluta incertezza, è in gran parte dovuta alla grande capacità imprenditoriale dei produttori. Alla base della solidità del sistema agroalimentare della Puglia c’è dunque la capacità delle aziende agricole di rispondere alle esigenze dei consumatori e di aprirsi alle innovazioni. Solo per citare un dato, nel 2021 le aziende pugliesi hanno esportato vino in tutto il mondo per 208.740.037 euro». È quanto ha detto il presidente di Confagricoltura Puglia Luca Lazzàro a margine degli Stati Generali dell’Export, evento organizzato a Bari dalla Regione Puglia in collaborazione con ICE, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. «Tuttavia – ha aggiunto – non mancano le preoccupazioni per l’aumento dei costi delle materie prime e i mutamenti geopolitici. Il prezzo dell’energia, dei fertilizzanti e dei mangimi per animali è un fattore che grava pesantemente sul settore primario, sull’industria alimentare, a questo si aggiunge la necessità di trovare nuovi mercati per far fronte alle conseguenze dirette e indirette della guerra tra Russia e Ucraina».