Gioia, il 3 maggio la comunità sarà in cammino
di ANTONELLA CAMPAGNA – Sensibilizzare la cittadinanza, prendersi cura della memoria, valorizzare i luoghi sono solo alcuni dei motivi che hanno spinto il “Gruppo di sensibilizzazione, studio e tutela Madonna della Croce” ad organizzare, insieme alla Pro Loco Antonio Donvito ed in collaborazione con le associazioni Teatralmete Gioia, Sic!, Gruppo Umanesimo della Pietra, con la Confraternita del S.S. Rosario, con l’ Istituto Comprensivo Carano Mazzini e con l’ Università della Terza Età, una nuova iniziativa: “Il 3 maggio 2022 è un cammino”.
La data è stata scelta per ricordare la Festa della Lattuga, una vera e propria festa campestre che durava l’intera giornata, iniziava con la celebrazione eucaristica nella chiesa della Madonna della Croce per poi continuare nelle campagne circostanti.
È proprio per sottrarre la rinomata chiesetta ad un destino di abbandono ed incuria che la comunità gioiese, insieme alle autorità religiose e civili, è stata invitata ad intraprendere un cammino simbolico ma significativo che partirà, alle 18.30, da Piazza XX Settembre, attraverserà il paese e si concluderà nel piazzale antistante il monumento dove i partecipanti faranno una breve sosta in assoluto silenzio.
“Quella del 3 – spiega Pino Dentico del Gruppo di Tutela- è un’iniziativa che si inquadra nelle azioni di sensibilizzazione della cittadinanza verso le sorti di una chiesa tanto amata ed oggi in rovina, ma non solo, è anche un modo per dimostrare, in questi tempi terribili, il nostro essere per la pace. Sarà un cammino laico per testimoniare vicinanza e speriamo che sia un cammino affollato, nel senso proprio del termine, quindi pieno di gente”.
La chiesa della Madonna della Croce, attestata già nei documenti del ‘600, è l’unica chiesa rurale superstite nel circuito periurbano; un monumento, di proprietà privata, che nel tempo è stato privato delle cure necessarie perché conservasse la sua bellezza. Purtroppo, è notizia di questi giorni, l’immobile, insieme a tutte le aree pertinenziali, è stato messo in vendita.
Rispetto a questo, il Gruppo di sensibilizzazione, studio e tutela Madonna della Croce sta vigilando perché un eventuale passaggio di proprietà non sottragga l’edificio alla memoria collettiva. Un manufatto minore ma non meno importante la cui difesa ricorda le parole di Pier Paolo Pasolini con cui esaltava la bellezza umile di una stradina di Orte nel cortometraggio, “Io e: La forma della Città”.
«La chiesa e la festa che intorno ad essa si svolgeva -racconta Dentico- sono una memoria molto viva nella città ed è anche questo che bisogna tutelare. Ricordo che quando, diversi anni fa, si decise per l’abbattimento del mercato coperto di Cristoforo Pinto non ci furono reazioni da parte della cittadinanza salvo poi, a distanza di tempo, rendersi conto dell’errore. Ecco, come gruppo vogliamo evitare che fra 20 anni la rovina di questa chiesa venga commentata dicendo: peccato!”.