Pesca, L’Abbate (M5S), 20 milioni di euro per il comparto

«È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto di riparto dei fondi per lo sviluppo e il sostegno delle filiere della pesca e dell’acquacoltura, a cui sono destinati 20 milioni di euro a valere sullo stanziamento che abbiamo inserito in Legge di Bilancio 2021. Una risposta immediata alle richieste del comparto costretto a fermare le imbarcazioni nei porti a fronte dell’aumento del carburante. Un rincaro che ha reso non più redditizia l’attività di pesca per un settore che, già durante la pandemia, è risultato uno dei più colpiti a causa della chiusura del canale Ho.re.ca che, con ristoranti e mense, rappresenta il principale mercato per il pesce fresco nazionale». Ad annunciarlo è il deputato Giuseppe L’Abbate, esponente M5S in commissione Agricoltura e primo firmatario della proposta di legge di riforma del settore ittico in attesa di approvazione definitiva al Senato.

«La gran parte delle risorse, pari a 15 milioni di euro – prosegue – è assegnata alla pesca marittima con i contributi alle imprese armatrici che saranno riconosciuti in funzione della stazza delle imbarcazioni. All’acquacoltura vanno 3,5 milioni di euro: da un minimo di 5.000 euro per le microimprese, a cui è assegnato l’85% dei fondi, a un massimo di 20.000 euro (5% del totale)».

«Infine, 1,5 milioni di euro sono dedicati alla pesca nelle acque interne: 993mila euro in Veneto, 143mila in Sardegna, 104mila in Lombardia, 75mila in Puglia, 70mila in Emilia-Romagna e il resto suddiviso tra le altre regioni» conclude.

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