“Hai letto il giornale?” Il titolare del Chinè chiarisce
In mattinata alcune testate giornalistiche locali avevano diffuso la notizia di un intervento dei Nas ad una pizzeria del luogo, che avrebbe usato un garage come deposito di alimenti. A seguito della news si è subito scatenato il chiacchiericcio social su quale fosse il locale “incriminato”
A porre fine ai dubbi ci ha pensato il titolare del locale Francesco Marasciulo intervenuto con un post fb che riportiamo integralmente.
“Hai sentito della pizzeria di Monopoli di cui parla il giornale?”
Gentilissimi,
qui Francesco. Vi scrivo oggi per un motivo importante su cui tengo a fare chiarezza onde evitare si salti a conclusioni affrettate dovute giustamente all’assenza di maggiori informazioni al riguardo.
Forse l’avrete letto sul giornale o forse non vi è neanche giunta la notizia.
Stamattina è stato reso pubblico che a “una pizzeria di Monopoli” non meglio indicata è stato sequestrato un deposito abusivo.
La pizzeria di cui si parla è la nostra.
“Davvero?
E perché lo dici, non c’era neanche scritto. Potevi lasciare le cose come stanno e la gente non lo avrebbe saputo”
Invece no.
Come sempre,
anziché far finta di niente ci metto e ci mettiamo la faccia specie per chiarire “il non detto”. Ciò che non è riportato dall’articolo. E in onore del sacro diritto alla corretta informazione.
Badate bene, non è una critica a chi ha riportato la notizia e giustamente non è al completo corrente dell’accaduto.
È un modo per dirvi le cose come realmente stanno da parte dei diretti interessati.
Se c’è stato il sequestro di un nostro deposito?
Sì, vero.
Ma se il sequestro c’è stato è per problemi burocratici, per una nostra necessità di avere uno spazio in più per la conservazione dei prodotti e l’aver peccato nel non aver atteso che tutte le pratiche burocratiche ci dessero il permesso per usarlo.
Il deposito è provvisto di tutti i macchinari e nello stesso sono state applicate alla lettera tutte le norme per la corretta conservazione degli alimenti lì posti.
La merce lì tenuta:
NON ERA avariata
NON ERA conservata male
(tant’è che seguirà il dissequestro, dato che la maggior parte della merce è anche ancora sigillata)
L’unico errore, e che giustamente pagheremo, è il non aver atteso i tempi burocratici che lo avrebbero attestato come “non abusivo”.
Potevo tacere sulla situazione.
Ma non voglio. Non voglio perché troppo spesso i giri di informazioni scorretti possono minare a vuoto il lavoro SERIO E CORRETTO costruito in tanti anni di sacrifici.
È giusto che sappiate.
Che sappiate le informazioni corrette e non soggette a scorrette interpretazioni.
Come la questione del ” Sequestro furgone ” riportata dalla notizia ma MAI SUCCESSA.
Il furgone è libero di circolare e essere usato. Perfettamente a norma anche sotto il profilo burocratico.
Sono pronto a dare tutti i chiarimenti del caso, spero con questo post di averlo già fatto.
In nome della trasparenza che ho sempre avuto nei vostri riguardi. In nome della chiarezza.
Non in ultimo ci tengo inoltre a RINGRAZIARE fornitori e colleghi che oggi si sono fatti in quattro per rifornirci di merci e strumenti. Se è vero che gli amici si vedono nel momento del bisogno, nonostante tutto, oggi ci sentiamo cmq fortunati. Perché di amici e persone che credono in noi ne abbiamo tante. E non è da tutti.
In fede,
Francesco