A Putignano un nuovo Centro di Chirurgia protesica ortopedica
Oltre la Pandemia, con un profondo processo di rinnovamento. L’Ospedale di Putignano si proietta verso il futuro con un cambio di marcia che non tocca il “volto” del presidio, ma incide certamente nella sua “anima”. Un Ospedale con una nuova identità, in virtù di una serie di interventi strutturali e tecnologici che hanno interessato Rianimazione, Ortopedia, Oculistica, Radiologia diagnostica e Patologia Clinica e, con valore strategico, il varo del nuovo Centro di Chirurgia ortopedica protesica, pensato per concentrare in un’unica struttura specializzata le attività programmate per un volume di circa 500 interventi all’anno.
Alla presentazione,nell’auditorium della struttura sanitaria di San Michele in Monte Laureto, sono intervenuti il Direttore del dipartimento Salute Vito Montanaro, il Direttore Generale della ASL Bari, Antonio Sanguedolce, il Direttore Sanitario ASL Bari, Danny Sivo, la sindaca di Putignano, Luciana Laera, autorità locali e operatori sanitari.
«L’Ospedale di Putignano – ha sottolineato il Direttore Generale Antonio Sanguedolce -, dopo aver dato un importantissimo contributo per la cura delle patologie Covid, oggi diventa punto di riferimento di valenza strategica in questo territorio. Per Putignano stiamo portando avanti un elaborato progetto di potenziamento generale, a partire dalla presenza della Rianimazione che con i suoi otto posti letto cambia completamente le potenzialità di questo ospedale, perché grazie ad essa si possono eseguire procedure chirurgiche anche di alta complessità e in totale sicurezza per i pazienti. Nel progetto di Chirurgia ortopedica protesica d’avanguardia saranno coinvolti tutti i professionisti del Dipartimento ortopedico della ASL, ma è tutto l’Ospedale che compie un salto di qualità con le rinnovate unità operative di Oculistica, Laboratorio analisi e Radiologia. Grazie a questi numerosi interventi, strutturali e organizzativi, Putignano può davvero diventare un modello a livello provinciale e guardare al prossimo futuro con una nuova prospettiva».
«È uno dei temi strategici – ha detto Vito Montanaro – che avevamo immaginato di varare nel Sistema Sanitario Regionale pugliese, anche prima che il Covid facesse capolino nella nostra vita, e cioè dare una missione ad ogni struttura sanitaria che popola il sistema sanitario regionale, in particolare nella ASL Bari. Putignano da tempo era stato individuato come ospedale all’interno del quale effettuare attività di elezione di tipo ortopedico: ci siamo riusciti, un po’ in ritardo a causa del Covid, ma il progetto è decollato. Putignano ha da sempre avuto una vocazione chirurgica che andava sfruttata, anche e soprattutto alla luce delle opportunità che la legge 77 del 2000 ci ha fornito consentendo a Putignano l’attivazione di posti letto di terapia intensiva. Dunque attività di tipo chirurgico che, supportata dai posti letto di terapia intensiva, consente di svolgere gli interventi in tranquillità e in sicurezza dal punto di vista sanitario».
Il modello di Chirurgia ortopedica protesica
La novità che caratterizzerà l’attività del presidio è rappresentata dal nuovo Centro di Chirurgia ortopedica protesica, destinato ad essere polo di riferimento nel territorio del Sud Est barese. Un obiettivo al quale la Direzione generale della ASL di Bari ha lavorato lungamente nei mesi scorsi, d’intesa con il Dipartimento Ortopedico. Il presidio ospedaliero di Putignano, diretto dal dott. Saverio Tateo, diverrà una struttura attrattiva in particolare per tutti quegli interventi protesici in elezione che rappresentano ancora un’occasione di mobilità passiva per i pugliesi verso le regioni del Nord Italia.
Il progetto, operativo dal 1° giugno scorso, prevede che l’Ortopedia di Putignano (responsabile il dott. Vito Simone) sia interamente dedicata alle attività di Chirurgia ortopedica protesica d’elezione, in collegamento con l’Ortopedia dell’Ospedale di Monopoli, diretta dal dott. Oronzo De Carolis, e a supporto dell’intera ASL sotto il coordinamento del dottor Vincenzo Caiaffa, direttore del Dipartimento Ortopedico.
«Il centro di Putignano ha un grande potenziale – ha detto Vincenzo Caiaffa, direttore del Dipartimento ortopedico – poichè in esso potranno essere eseguiti sino a 12 interventi a settimana per una stima, a regime, di circa 500 operazioni all’anno, prevalentemente protesi di anca e ginocchio. Alla base del modello organizzativo pensato dalla ASL c’è la possibilità per tutti i 49 specialisti ortopedici che operano anche in altre strutture aziendali di organizzare sedute operatorie a Putignano con l’obiettivo di offrire prestazioni ad elevato standard qualitativo e di efficienza».
Il nuovo volto dell’Ortopedia
Un modello organizzativo innovativo ma anche un reparto completamente nuovo. L’Ortopedia del “Santa Maria degli Angeli”, ospitata al primo piano dell’ala “storica”, è stata sottoposto ad un profondo intervento di riqualificazione e adeguamento strutturale. Rinnovate le stanze di degenza, sei per 12 posti letto complessivi, con il rifacimento dei bagni e adeguamento per la tipologia di pazienti trattati, nuovi arredi e dotazione di letti elettrici a tre snodi e sistema di allerta anti-caduta. La degenza sarà decisamente più confortevole grazie al nuovo impianto di aria condizionata e alla presenza di tv in ogni stanza. Migliorato anche il comfort del personale, con una nuova medicheria, stanza per i medici e sala briefing, oltre a tre ambienti dedicati all’attività ambulatoriale. Rifatto anche l’impianto per l’ossigeno, mentre l’impianto elettrico, già adeguato a norma, è stato sottoposto a verifica.
Ristrutturazione totale dell’Oculistica
Tra i progetti realizzati per modernizzare l’Ospedale, spicca l’’unità operativa di Oculistica le cui attività sono ripartite recentemente in un reparto completamente ristrutturato, efficiente, accogliente, che offre all’utenza tutti i comfort di una struttura moderna.
La Uosvd di Oculistica di Putignano, di cui è responsabile il dott. Giovanni Colonna, risponde a tutte le richieste di salute dei pazienti affetti da patologie oftalmologiche. È dotata di sale di attesa confortevoli, ambulatori attrezzati con le più sofisticate e moderne attrezzature per la diagnosi e cura delle patologie dell’occhio, in particolare della cornea e della retina.
Il cuore pulsante di tutta l’attività di Oculistica è rappresentato dal blocco operatorio autonomo, contiguo alla diagnostica e ai 4 posti letto di degenza, composto da tre sale operatorie. Ogni sala operatoria è dotata di microscopi operatori di tecnologia adeguata alla complessità degli interventi chirurgici che si programmano. Fiore all’occhiello della struttura è il Microscopio operatorio 3D, la prima apparecchiatura del genere utilizzata in Puglia.
Prima della pandemia, l’Oculistica eseguiva 3.000 interventi chirurgici all’anno (cataratta, trapianti di cornea, glaucoma, cheratoplastica, patologie retiniche ecc.) e circa 20.000 prestazioni chirurgiche. La previsione, per questa seconda parte dell’anno, è il raggiungimento di 1.500 interventi chirurgici e 10.000 prestazioni ambulatoriali.
Nuova Rianimazione
L’unità operativa di Rianimazione, diretta dalla dott.ssa Caterina Diele, è nata in un contesto emergenziale nel novembre 2020, allestita in soli 15 giorni per garantire i servizi di terapia intensiva ai pazienti affetti da patologia Covid, trattandone in due diverse fasi 112. Il modulo attuale, mantenuto in attività anche nel periodo non Covid su indicazione della Direzione strategica, consta di 8 posti letto suddivisi tra 4 posti di terapia intensiva e 4 posti di T.i.p.o., ossia terapia intensiva post chirurgica. La Rianimazione ha un ruolo fondamentale per assicurare il massimo livello di assistenza ai pazienti che vengono sottoposti ad interventi di chirurgia e anche ai pazienti con criticità assistenziali che saranno sottoposti ad operazioni di chirurgia protesica ortopedica.
Dalla Terapia Intensiva del “Santa Maria degli Angeli”, attraverso una zona filtro, si accede al contiguo Blocco operatorio, che dispone di tra sale operatorie ed una zona risveglio. La prima sala è dedicata alla Chirurgia generale e Vascolare, la seconda è sempre disponibile per le emergenze e la terza è stata attrezzata per le attività di Chirurgia protesica ortopedica.
Potenziamento Radiologia e apparecchiature tecnologiche
La riqualificazione degli ambienti della Radiologia – dirigente responsabile dott. Nicola Zaccheo – ha permesso di alloggiare una nuova Diagnostica digitale diretta con tavolo telecomandato polifunzionale, operativa da pochi giorni, mentre dopo ulteriori lavori sarà possibile installare altre due apparecchiature radiologiche pensili. In attività, frutto di donazione, anche un Densitometro Osseo Computerizzato Total Body per l’effettuazione di esami di densitometria ossea computerizzata in tutti i distretti corporei. Con l’arrivo dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è già previsto l’acquisto di una nuova Tac 128 slice, in sostituzione di quella attualmente in uso.
Va ricordato che, durante la lunga fase Covid, è stata attivata una piastra ambulatoriale radiologica che ha prodotto 4.591 ecografie nel 2021 e 1.890 nella prima parte del 2022, 1.054 tratti densitometrici (su 526 pazienti), oltre a 421 Tac per pazienti Covid e circa 1.700 radiografie per le esigenze del Pronto Soccorso.
Entro settembre, a conclusione dei lavori di ristrutturazione del reparto di Senologia, è inoltre prevista l’installazione del nuovo mammografo 3D con tomosintesi in aggiunta a quello già esistente, sempre dotato di tecnologia digitale. L’attività di Screening, con circa 720 esami effettuati, sinora è stata svolta nel Poliambulatorio di Casamassima.
Tra le nuove apparecchiature installate nel periodo di emergenza sanitaria, si segnalano in particolare l’Arco “a C” 3D già operativo presso il Blocco Operatorio, uno strumento fondamentale per migliorare i risultati chirurgici, 48 monitor multiparametrici (con 2 centrali di controllo), 8 letti da terapia intensiva, 11 ventilatori polmonari, 1 Ecografo, 1 Portatile di Radiografia e 129 Pompe infusionali.
Restyling del Laboratorio Analisi
L’Unità operativa semplice di Patologia clinica, guidata dalla biologa referente dott.ssa Valeria Mezzolla, è stata ristrutturata e adeguata alla normativa, con un intervento comprendente il rinnovo tecnologico delle apparecchiature e la ridistribuzione di spazi e strumentazione per una rapida processazione dei campioni, sempre garantendo l’emergenza urgenza dei pazienti in Pronto Soccorso e dei reparti di degenza (Covid e non Covid); inoltre fornisce un servizio di attività ambulatoriale esterna per un territorio di 8 comuni del DSS 13 e DSS14 (Gioia del Colle, Sammichele, Turi, Casamassima, Noci, Locorotondo, Alberobello e Putignano) per un bacino di utenza di circa 220.000 abitanti.
La Patologia Clinica di Putignano è anche dotata di un servizio di microbiologia specializzato in materia di sorveglianza sanitaria ospedaliera. Nell’ultimo biennio il Laboratorio Analisi di Putignano è passato da un volume di circa 700mila prestazioni (2020) per pazienti interni ed esterni a oltre 980mila (2021), con una crescita complessiva del 40 per cento.