Gioia, 10 anni di Pro. di Gio.
di ANTONELLA CAMPAGNA – Nasceva nel 2012, a Gioia del Colle, il movimento politico Prodigio e “si proponeva come alternativa concreta agli schemi partitici preesistenti per l’Amministrazione della città”. Erano quelli gli anni in cui ben due sindaci, uno espressione del centro sinistra ed uno espressione del centro destra, in successione e specularmente furono costretti alle dimissioni e quindi a non portare a compimento il loro mandato con conseguente arrivo del Commissario prefettizio. Un gruppo di cittadini, dunque, si organizzò, analizzò le problematiche del paese, elaborò una serie di progetti di Gioia (appunto Pro. di Gio. dell’acronimo) per poi presentarsi alle elezioni amministrative. Una lista, un candidato Sindaco, Donato Lucilla, e nessun apparentamento al ballottaggio. Il movimento finì all’opposizione, continuò a studiare, ad approfondire, iniziò a comprendere il funzionamento della macchina amministrativa e nel frattempo nacque una liaison, che successivamente diventò alleanza, con un’altra lista civica, Solidarietà e Partecipazione, guidata dall’ex segretario del Partito Democratico Enzo Cuscito. L’opposizione di quel periodo fu dura: esposti, manifestazioni (si ricorda ancora quella contro l’aumento delle tasse comunali), battaglie in consiglio comunale ed ancora progetti, si pensi al sottopasso ciclo pedonale in via Dante e visioni differenti. Ma quello che andava montando in paese era soprattutto un generale clima di sfiducia verso le istituzioni accentuato dal continuo agitar di manette e sentimento forcaiolo. Nel 2015 arrivano gli arresti, molti conclusisi, diversi anni dopo, con delle assoluzioni.
Con le elezioni del 2016, Prodigio fa saltare il banco della politica locale. Ancora Lucilla candidato sindaco, questa volta alleato con Enzo Cuscito, per una campagna elettorale con entusiasmo alle stelle, una partecipazione, quella dei sostenitori soprattutto giovani, convinta e mai vista, idee fresche a volte anche divertenti. Vincono al ballottaggio da soli, due liste, senza apparentamenti, contro una destra organizzata e quantitativamente consistente. Dopo il primo anno di luna di miele con la città, tuttavia, iniziano a manifestarsi i primi dissapori interni, si parla di clima da caserma, di estrema rigidità, mancanza di mediazione, anche i sostenitori sentono i politici progressivamente più distanti dalle istanze e dalle necessità. Due consiglieri, proprio di Prodigio, lasciano la maggioranza e qualche mese dopo anche Lucilla si dimette. Lo zoccolo duro del movimento non demorde, insiste, fermo sui principi, guidato dalla convinzione di un rinnovamento della politica, analizza gli errori, tenta nuove soluzioni e nuove prospettive.
Nel 2019 si presenta nuovamente alle elezioni amministrative con Donato Colacicco, candidato sindaco, ancora un’unica lista, un programma dettagliato e studiato, i possibili assessori presentati nel corso della campagna elettorale, la visione di una politica dal basso e fuori dai partiti tradizionali. Ma niente da fare: Colacicco viene eletto come consigliere di opposizione. Passano pochi mesi e alcuni uomini e donne di punta, indicati anche come possibili assessori, lasciano il movimento ed approdano in un partito organizzato. Nel 2021 Colacicco si dimette per motivi personali e lascia il suo posto a Donato Lucilla, l’architetto Daniela De Mattia diventa presidente di Prodigio. Si rafforzano le azioni congiunte di opposizione soprattutto con l’associazione La Bottega e con il Movimento 5 stelle. Il resto è storia ancora da scrivere.
Nel decennale dalla sua fondazione, in occasione della campagna di tesseramento, il Movimento Prodigio affida il senso del suo essere ad un comunicato: «10 anni di lavoro, di studio, di sacrifici, di gioie, di delusioni, di amicizia! Nasceva nel 2012 il movimento Prodigio e in questi dieci anni c’è stato tutto questo. Sono cambiate le persone ma gli ideali e i valori sono rimasti intatti. E proprio la nostra coerenza a volte ci è costata cara. Nel solco proprio di quei valori e di quegli ideali, continuiamo con impegno a lavorare per la nostra comunità. I giovani e i più fragili restano la nostra priorità assoluta!»