Mola di Bari: «Considerazioni e contraddizioni nella maggioranza»
Un lettore, Fabio Daugenti, afferma: «L’anno che verrà cantava l’indimenticato Lucio Dalla… e l’anno che verrà sarà quello dei miracoli a Mola di Bari; parola di Giuseppe Colonna sindaco di Mola di Bari! Ebbène si cari concittadini tutto quello che non è stato fatto in quattro anni sarà realizzato nel prossimo, e Mola garantito, sarà “più bella e più superba che pria” diceva Petrolini. A sostenere questa tesi petroliniana nel corso del consiglio comunale del 21 Giugno ultimo scorso dove si è discusso del bilancio di previsione, sono stati il Sindaco e l’Ass. Berlen pur con visioni diverse».
Prosegue Daugenti: «Il sindaco Colonna porta avanti la sua lista della spesa che comunica giornalmente ai suoi sottoposti via whatsApp (manco a dirlo !) mentre l’Assessore Berlen ha parlato della necessità di una visione lunga e dell’importanza dei documenti di programmazione generale, su cui si sta lavorando (Sic!) e che metteranno finalmente la parola fine alle odiose deroghe discrezionali. Insomma verde pubblico , decoro urbano , parcheggi, spiagge pubbliche ecc.ecc dovranno ancora soccombere alla visione a medio lungo termine, anche contravvenendo ai desiderata della silente e (non me ne vogliano i consiglieri di governo) un po’ sgarruppata maggioranza».
Dichiara Daugenti: «Come si vede due visioni contrapposte in mezzo alle quali si trova il nostro paese ripiegato su se stesso in perenne attesa dell’anno che verrà.
Per inciso ieri (domenica 26 giugno )intorno alle 19,30 ero in giro per Polignano a Mare e non ho potuto fare a meno di notare gli operatori della Navita intenti a svuotare i cestini situati in piazza ed infatti girando ho potuto verificare che erano tutti svuotati . Poi nel tornare a Mola intorno alle 21,30 sono passato da Cozze ….provate ad immaginare come erano i cestini ?! Una vera vergogna!! Allora mi chiedo perché questa diversa gestione? Eppure la ditta è la stessa. Da chi o da cosa dipende?!
Certamente le parole ,i bei discorsi,sono importanti. Ma solo se ad essi seguono fatti giusti e concreti,altrimenti restano un esercizio retorico fine a se stesso. A tale proposito chiudo con questa citazione di Arthur Schopenhauer».
Conclude Daugenti: «Coloro che combinano discorsi difficili,oscuri, confusi e ambigui, sicuramente non sanno affatto ciò che vogliono dire, ma ne hanno soltanto un’oscura consapevolezza che ancora si sforza di trovare un pensiero:spesso però essi vogliono celare a loro stessi e ad altri che in realtà non hanno nulla da dire.»