Crisi politica a Valenzano? Filipponio (Partito Meridionalista): «No, è una fantacrisi!»
Michele Filipponio, dirigente politico e referente per Valenzano del Partito Meridionalista, in una nota afferma:
«Metti questo Assessore, togli questo Assessore…(parafrasando la celeberrima frase “Dai la cera, togli la cera…”, tratta dal film The Karate Kid – Per vincere domani). Una frase molto ironica, mi verrebbe da dire subito su quest’ultima Amministrazione Comunale “anomala”. Sì, perché la maggioranza diventa opposizione, l’opposizione diventa maggioranza.
Non solo nella Giunta Comunale di Valenzano o Giunta Regionale pugliese, ovvio! In cui, le Amministrazioni elette rispecchiano più le “vecchie logiche” della spartizione del potere, nomine ed incarichi legate alle ideologie politiche del novecento, che il “cambiamento” abilmente osannato, glorificato durante le campagne elettorali. Profetica, fu la frase del compianto Eugenio Scalfari: “Ogni Paese ha la classe dirigente che si merita”.
A Valenzano dov’è la “novità” politica?…La voglia di crescere, progredire e migliorare “l’immagine pubblica” di una Città “sfruttata” da mestieranti e neo-menestrelli della politica? Ad oggi, chi ci ha perso è stata la comunità cittadina – ma più di tutti – gli elettori. Oramai, nominare o rinominare Assessori 3, 4, 5 volte o più non ha più senso, non porta migliorie ad una albero nato storto, non potato a dovere ed innestato brutalmente. E comunque, si sta verificando uno dei tre scenari, che ho già enunciato – in tempi non sospetti – in precedenti articoli stampa, ossia:
Valenzano negli ultimi vent’anni (circa), della propria storia politica locale ha registrato ben 8 Amministrazioni Comunali e 6 Commissariamenti Prefettizi, tra “dimissioni di Sindaci” e “Mozioni di sfiducia”. Pertanto, vedo solo tre strade “tortuose” tracciarsi dinanzi a questa neo-Amministrazione Comunale:
1) Le dimissioni del Sindaco Romanazzi, che potranno ridargli dignità agli occhi dei cittadini;
2) La mozione di sfiducia con mini-Commissariamento Prefettizio;
3) Il quinquennio della sindacatura Romanazzi si chiude con il “trasformismo” della Maggioranza non coerente con le linee programmatiche, battaglia politica e risultato elettorale ottenuto nel 2019.
Negli ultimi anni, in Italia, periodicamente le crisi governative, regionali e comunali coincidono quando si tratta di convergenze politiche ed economiche chiaramente definite. Ad esempio, fu emblematica la figuraccia del Consiglio Regionale Pugliese, che nella seduta del 27 luglio 2021 approvò all’unanimità, l’emendamento sul TFM (Trattamento di Fine Mandato) calcolato su tre Consigliature Regionali; oppure, del sottaciuto “aumento graduale o integrale dell’indennità (soldi) mensile di funzione (carica) per Sindaco Metropolitano, Sindaco, Vicesindaco, Assessori e Presidenti del Consiglio”, approvato con la Legge di Bilancio n°234/2021 – Art. 1, commi 583-584-586; e, come se ciò non bastasse, la maturazione del diritto al vitalizio dei Parlamentari di questa XVIII Legislatura. Articolo pubblicato dal Sole24Ore del 3 Novembre 2021: “Pensioni degli onorevoli, perché il 24 settembre 2022 è il D-DAY della Legislatura”. Infatti, la legge stabilisce che ciascun parlamentare resta in carica fino alla prima seduta del Parlamento successivo. Dunque, anche se oggi 18 luglio, la legislatura si interrompesse, il diritto al vitalizio verrebbe conservato perché di qui all’insediamento del nuovo Parlamento occorrerebbero almeno 80 giorni: a conti fatti saremmo già al 5-6 ottobre 2022. Chapeau!…direbbero le stelle.
Casi isolati? Magie? Stregonerie burocratiche? Ciò che è certissimo, sono i numeri che restano le parole rimangono chiacchiere al vento, difronte alla eventuale decisione da parte degli eletti, di far cadere un governo nazionale o locale, da cui dipendono la loro sopravvivenza politica e, per molti di loro, la fortuna economica».