Gioia del Colle, da venerdì 18 si pregherà per la pace, le famiglie e le nuove povertà
La particolarità del momento storico che stiamo vivendo, deve indurci a vivere
la festa della B.V. Maria della Medaglia Miracolosa con grande devozione e
spiritualità, come appunto fece Santa Caterina Labouré nel 1830, momento in
cui a Parigi spiravano venti di violenza e di rivoluzione.
Fu allora che la
Vergine, apparendo alla suora della carità, ordinò di fare coniare la Medaglietta che ancora oggi, anche qui nella nostra città, diventa collana di fede per i tanti che ne zelano il culto.
Devozione mariana che qui a Gioia del Colle si tocca con mano, basta pensare alla dedicazione della Chiesa Matrice e alle diverse congreghe, compresa la nostra, che sostengono con forza la venerazione mariana.
E noi della Confraternita del SS. Rosario siamo felici di aver ereditata una tradizione, ma soprattutto un momento di preghiera che dal 18 al 27 novembre di ogni anno ci fa stringere attorno al simulacro della B.V. Maria della Medaglia Miracolosa.
Memoria ereditata dalle suore della carità che un tempo operavano presso l’ex “Asilo De Deo”, incastonato fra il palazzo di città (ex convento domenicano) e la nostra piccola chiesa. Ricorrenza che un tempo prevedeva anche una piccola processione dove a portare in spalla la Vergine erano le associate al gruppo delle “Figlie di Maria”.
Culto mariano sempre sostenuto da chi nella nostra città ha lasciato dei segni indelebili, vedi le tante edicole sparse per il nostro paese, una di queste, quella situata in Largo Scarpetta, fu inaugurata proprio 70 anni fa (in una delle foto la processione in via Paolo Losito prima dell’inaugurazione).
Tornando alla devozione per la Madonna, mai come in questo momento abbiamo il dovere di accogliere i consigli di Papa Francesco, che fino a domenica scorsa, in occasione della “Giornata mondiale dei poveri”, ci ha
trasferito degli interrogativi che devono portarci a meditare e a discernere e nel contempo avere fede in Nostro Signore e della sua Mamma Celeste.
Infatti, sosteneva Papa Francesco durante la sua omelia: “Il cristiano, allora, davanti alla prova – qualsiasi prova, culturale, storica o personale – si interroga: Che cosa ci sta dicendo il Signore attraverso questo momento di crisi?”. Anch’io faccio questa domanda oggi: che cosa ci sta dicendo il
Signore, davanti a questa terza guerra mondiale? Che cosa ci sta dicendo il
Signore?
E, mentre accadono fatti di male che generano povertà e sofferenza, il cristiano si chiede: “Che cosa, concretamente, io posso fare di bene?”. Non fuggire, farsi la domanda: cosa mi dice il Signore e cosa posso
fare io di bene?”
Interrogativi che devono indurci a pregare ai piedi della Vergine, affinché aiuti noi tutti e soprattutto chi ci governa, i quali bene farebbero a smettere le armi e ad avvolgere le loro mani nella corona del Rosario. Loro hanno l’obbligo di trovare la via maestra per combattere e debellare una pandemia che non è ancora azzerata, una guerra nel cuore dell’Europa e che Papa Francesco ha
etichettata: “Terza guerra mondiale”. Come pure va avversata la povertà fisica e spirituale, magari individuando, senza egoismi, nuove forme di welfare, come sostiene il Pontefice e non girandosi dall’altra parte per non vedere.
Venendo alla festa ecco il programma. Da venerdì 18 a mercoledì 23 novembre avrà luogo la novena: ore 17:00 S. Rosario a seguire Preghiera della novena. Da giovedì 24 a sabato 26 è previsto il triduo: ore 17:00 S,Rosario a seguire la Celebrazione Eucaristica, quest’anno affidato a Mons. Domenico Ciavarella (fu lui, allora parroco di S. Maria Maggiore, ad affidare alla nostra Confraternita il simulacro della Madonna presente nel salone della De Deo). Domenica 27 la festa. Ore 8:00 S. Messa (come ogni domenica e nei giorni festivi). Alle 17:00 recita del S. Rosario, a seguire Celebrazione Eucaristica solenne (presieduta da Mons. Ciavarella), Supplica alla B.V. Maria della Medaglia Miracolosa, benedizione delle medagliette e distribuzione delle stesse ai fedeli.
Intanto, in prossimità dell’Avvento, ricordiamo ai fedeli e alla cittadinanza
gioiese che in San Domenico tornerà un altro presepe artistico realizzato dallo scultore gioiese Mario Vacca.