Fasano: Crisi Minirmex, oggi l’amministrazione comunale ha incontrato lavoratori e sindacati
L’amministrazione comunale in prima linea accanto ai 59 lavoratori della Minermix di Fasano licenziati dall’azienda per la chiusura delle attività produttive. Il sindaco Francesco Zaccaria sarà domani pomeriggio in Regione per il tavolo tecnico che sarà avviato insieme a Confindustria e alle rappresentanze sindacali. Obiettivo è verificare l’ipotesi di attivazione di ogni ammortizzatore sociale possibile per i lavoratori e avviare un percorso che possa favorire la loro ricollocazione produttiva.
Intanto, oggi pomeriggio, il primo cittadino ha incontrato i lavoratori a palazzo di città per una riunione operativa di preparazione alla task force di domani. Il sindaco, una settimana fa, aveva anche partecipato a una riunione a Galatina dove la Minirmex ha una seconda sede. «Cercheremo di capire cosa è possibile fare nell’immediato – dice Zaccaria – per poi seguire costantemente la vicenda. È una crisi inedita perché non si tratta di una crisi economica-strutturale: questo pone il problema di come utilizzare eventuali ammortizzatori sociali, ma offre un vantaggio: la possibilità di ricercare compratori. Spero di incontrare la proprietà nel più breve tempo possibile per avere un confronto».
Il sindaco sottolinea inoltre una questione fondamentale: «La nostra amministrazione vigilerà e non retrocederà di un centimetro sugli obblighi ambientali che ci sarebbero in caso di cessazione delle attività. Saremo alle calcagna dell’azienda affinché quel sito sia bonificato nel rispetto di tutte le normative vigenti».
«Non avremmo mai voluto arrivare a questo incontro – ha aggiunto Loredana Legrottaglie, consigliere comunale che sin dall’inizio ha seguito la vicenda con il sindaco e l’assessore alle Attività Produttive Giuseppe Galeota – ma come promesso saremo vicini ai lavoratori in questo difficile percorso a loro tutela».
«Il licenziamento è una tegola inaspettata – dice Rocco Semeraro, segretario provinciale generale Uil –. Ringraziamo l’amministrazione che ha subito mostrato vicinanza ai lavoratori. Faremo di tutto per evitare i licenziamenti che sarebbero un danno non solo per i lavoratori ma per tutto il tessuto economico del territorio».
«Non capiamo perché un’azienda che non ha il bilancio in rosso e non ha problemi di carattere economico-finanziaria abbia deciso di chiudere – dice il segretario provinciale Files Cgil Giuseppe Maggiore –. Questo provvedimento calpesta la dignità dei lavoratori e non lo accetteremo. Auspichiamo che le istituzioni regionali prendano di petto la questione richiamando ai propri doveri un’azienda che ha responsabilità soggettive e morali».
E sulla possibilità di una eventuale cassa integrazione straordinaria (come paventato dalla stessa azienda ai lavoratori con l’invito a chiudere un accordo sindacali in tempi brevi) Maggiore dice: «Non accetteremo ricatti né ci faremo indurre in trappola».