Via Almirante, è rivolta a Gioia del Colle
di ANTONELLA CAMPAGNA – La prima è stata l’ Associazione Partigiani di Gioia del Colle ed a seguire i partiti, movimenti e liste civiche. Tutti si riconoscono nell’area progressista e hanno espresso, insieme a numerosi cittadini, il loro biasimo per la delibera della Commissione Toponomastica di intitolare una nuova via a Giorgio Almirante.
Il gruppo consiliare del Partito Democratico non ha perso tempo ed ha inviato una missiva al Sindaco ed alla Giunta per chiedere senza mezzi termini di “ non procedere al relativo atto deliberativo, al fine di non alimentare dubbi sull’identità antifascista della nostra città nonché in considerazione delle proteste e delle apprensioni manifestate dall’Associazionismo e da molti cittadini, che considerano, a buon diritto, inappropriata tale intitolazione, nella città, in cui il Consiglio Comunale, tra l’altro, ha meritoriamente approvato all’unanimità la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre”.
Anche l’ Associazione “Città di tutti – La Bottega”, con la sua consigliera comunale Milena Pavone, che da tempo si confronta in Consiglio sulla questione toponomastica, ha diffuso un comunicato stampa per sottolineare l’incoerenza di tale decisione. Scrivono: “Ci chiediamo dove sta il criterio di coerenza in tale scelta. Per due motivi. Fratelli d’Italia, il partito cui appartiene il sindaco, nasce dalle ceneri di Alleanza Nazionale che a sua volta nasce da quelle del Movimento Sociale. Gianfranco Fini quando sciolse il Movimento Sociale durante un famoso congresso a Fiuggi affermò che era giunto il momento di abbandonare i retaggi del passato fascista e che era l’ora della pacificazione sociale e politica. Riconosceva cioè errori nella passata gestione del partito guidato da Giorgio Almirante. Quindi quale coerenza nella scelta? Non solo questa incoerenza. Un anno fa questa amministrazione ha concesso la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre, deportata in campo di concentramento nazista dai fascisti italiani. Giorgio Almirante era tra i firmatari delle leggi razziali del 1938”. E , fa sapere La Bottega, Giorgio Almirante è solo il primo, a seguire altre due vie saranno intitolate a uomini della tradizione politica di destra, ovvero: Pinuccio Tatarella e Gianni Mastrangelo, zio dell’attuale sindaco. Su quest’ultimo nome si legge nel comunicato: “una scelta di parte sì, legittima sì, ma anche poco elegante per un sindaco che si sceglie il nome tra la parentela per dedicare strade nel comune che amministra su mandato elettorale”.
Disapprovazione giunge anche dal Movimento Pro.di Gio, che per voce della sua presidente, Daniela De Mattia, afferma : “ L’intitolazione ad Almirante pare sia stata proposta dalla Commissione Toponomastica presieduta dal Sindaco (il verbale non è stato messo a disposizione neanche negli atti dei Consiglieri comunali). Questa Commissione ha un ruolo solo consultivo, quindi dovrebbe essere la Giunta comunale a concretizzare l’intitolazione e le frasi del Sindaco rilasciate di recente alla stampa non sembrano indicare un ripensamento. Proprio su questioni legate alla toponomastica durante il consiglio comunale del 29 dicembre scorso abbiamo ascoltato affermazioni del Sindaco a nostro avviso molto gravi rivolte contro chi si era impegnato per proporre l’intitolazione di un parco cittadino a Falcone e Borsellino. Il Sindaco aveva affermato “può avere raccolto anche cento firme, domani ci mettiamo e ne raccogliamo cinquemila se dobbiamo arrivare a contarci sui numeri”, e ancora ha dichiarato che “qualcuno veramente se deve fare politica si candidasse come ha fatto in passato, non perdesse tempo a raccogliere le firme”. Queste affermazioni mortificano la partecipazione dei cittadini con gli strumenti che Costituzione e Democrazia ci mettono a disposizione, riducendo tutto, come troppo spesso accade, ad un continuo riferimento alla ormai perenne campagna elettorale. Non sappiamo se per evitare questa intitolazione ad Almirante “dovremo arrivare a contarci”, di certo Prodigio non farà mancare il suo apporto per dissuadere da una simile scelta, e poter continuare ad essere “orgogliosamente” concittadini della Senatrice Segre”.
Se nel centro sinistra l’indignazione è massima, a destra tutto tace. Nessuna nota ufficiale, silenzio da parte dei partiti moderati di destra, silenzio da parte delle liste civiche in consiglio, neanche il partito Fratelli d’Italia o la Lega si sono espressi a sostegno della delibera di intitolazione della via e, a dirla tutta, neanche contro.
Ciò che emerge è che l’intitolazione di una strada a Giorgio Almirante, personaggio storico divisivo, dovrebbe essere preceduta da un dibattito storico-politico di alto livello.