Monopoli, elezioni, l’autocritica del candidato Garrappa
Vogliamo riportare una delle poche riflessioni con autocritica espresse da un candidato di centro sinistra (Spazio Civico), il “professore spocchioso” (così è stato definito) Roberto Garrappa. “A fronte di una sconfitta così clamorosa – commenta sul proprio profilo social – possiamo solo accollarci in pieno le responsabilità. Comprendere il perché la città non abbia accolto la nostra proposta o, peggio, ci abbia considerato un corpo estraneo, è condizione essenziale per ripartire. E’ vero che molti cittadini vendono il loro voto per poco, è vero che a molti di loro sta bene una città piena di palazzoni anche se poi le famiglie non hanno un tetto dove vivere; così come è vero che il tasso di scolarizzazione (o anche l’abitudine) non consente a molti di distinguere i diritti dai favori (giusto per riprendere alcuni commenti). Ma questa popolazione sarà forse anche la maggioranza ma non rappresenta il 78% dei monopolitani. Molti cittadini sono stufi di questo modo di vivere ma temo che non si siano neanche accorti della nostra presenza, o che ci abbiano visto così di sfuggita da considerarci degli alieni, certamente non una classe dirigente pronta a governare la città. Il mio commento non è una critica a qualcuno (semmai è una autocritica); è più semplicemente la voglia di comprendere le ragioni di un risultato troppo pesante che non può essere spiegato scaricando le responsabilità su altri, in particolare sugli elettori. Se lo facessimo rinunceremmo per sempre a cambiare la città”. Una riflessione interessante che mira non a condannare e spesso disprezzare, come si legge in giro, chi ha votato l’avversario politico, ma a capire per quale motivo per il centro sinistra a Monopoli a questo giro è scattata l’ora del de profundis.