Salario minimo garantito, raccolta firme a Polignano
Domenica 27 agosto, in piazza Aldo Moro a Polignano a Mare, dalle 18.00 alle 23.00, si potrà firmare la petizione lanciata dal Movimento 5 Stelle in favore del salario minimo. Il banchetto, allestito dal Movimento 5 Stelle Polignano, sarà presente anche per spiegare in che cosa consiste la proposta di legge, voluta per assicurare una retribuzione equa, a partire da un salario minimo garantito per legge. L’obiettivo del M5S Polignano, rappresentato dai consiglieri comunali Maria La Ghezza e Vito Pietro L’Abbate, è appunto quello di informare i cittadini, coinvolgendoli in questa battaglia di civiltà.
“Come forza politica continuiamo le nostre battaglie a difesa della dignità dei cittadini – spiega la consigliera e avvocato Maria La Ghezza – Crediamo sia urgente che venga stabilito il salario minimo garantito, adeguandolo al costo della vita attuale. Questo per impedire che si continuino a sfruttare i lavoratori in modo selvaggio e indiscriminato, impedendo loro di crescere e realizzarsi all’interno delle comunità”.
Domenica 27 agosto, dalle 18.00 alle 23.00, in piazza Aldo Moro a Polignano, sarà allestito il gazebo informativo, all’interno del quale sarà presentata la petizione e saranno raccolte le firme per sostenere la proposta di legge del Movimento 5 Stelle.
“Quella sul salario minimo è una battaglia di civiltà che intendiamo portare avanti con forza e determinazione – aggiunge ancora la La Ghezza – Come dichiarato nella Costituzione, l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro, il quale deve essere retribuito in modo proporzionato alla quantità e qualità del lavoro svolto. Questo viene sancito nell’articolo 36 della Costituzione. Molto spesso le retribuzioni non assicurano a tutti un’esistenza decorosa e libera da qualsiasi condizionamento. Il carovita oggi sta gravando pesantemente sulle famiglie, soprattutto su quelle che si trovano in condizioni di svantaggio. Il Governo e la politica hanno il dovere di sostenere queste famiglie, in modo concreto. Sono anni che il Movimento 5 Stelle si batte per l’introduzione di un salario minimo orario di 9 euro, da estendersi anche alle lavoratrici, ai lavoratori subordinati e a buona parte degli autonomi, al fine di rafforzare il ruolo della contrattazione collettiva e contrastare i contratti pirata, le false imprese e le false cooperative. A tal proposito, vorrei specificare che il salario minimo garantito è realtà in altri paesi europei, come in Germania. Il salario minimo, al contrario di quanto afferma il Governo Meloni, è da stimolo all’occupazione e alla produttività. Fingere che il salario minimo sia un problema all’economia significa mistificare la realtà e continuare a calpestare i diritti e la dignità delle persone. – conclude Maria La Ghezza – Noi continueremo a batterci con tutte le nostre forze perché il salario minimo possa diventare legge”.