Puglia, Piano Casa, il Governo Meloni dichiara la legge incostituzionale
Il Governo nazionale ha rinviato la nuova legge della Regione Puglia del piano casa, perché incostituzionale. A renderlo noto, con un post sui social, il prof. Stefano Carbonara che precisa: “si tratta della legge n.36 del 19 dicembre 2023, chiamata con il nuovo nome di ristrutturazioni edilizie, voluta dal consigliere regionale delegato all’urbanistica Stefano Lacatena di Monopoli e sostenuta fortemente dal consigliere regionale Fabiano Amati di Fasano. La legge era stata approvata con voto unanime di tutti i consiglieri regionali, di centro, di destra e di sinistra, compreso Fratelli d’Italia, con il consenso di tutti gli ordini professionali di ingegneri, architetti, geometri e dei sindacati professionali”. Contro la legge Stefano Carbonara, in qualità di cittadino, aveva presentato, a mezzo pec, richiesta di incostituzionalità al presidente del Governo Meloni in data 30 gennaio 2024. “La legge – continua Carbonara – prevedeva aumenti di volumi fino al 35 % in quasi tutte le zone cittadine, compreso le zone storiche, quelle agricole e quelle vincolate, in barba anche ai pug approvati in alcuni comuni, come Monopoli. Il governo, nonostante il voto favorevole regionale dei partiti che lo sostengono a livello nazionale, ha sollevato la questione di legittimità costituzionale chiedendo alla Regione Puglia, con una nota del 12 febbraio, prima dei 60 giorni del 21 febbraio, la modifica di diversi articoli ritenuti illegittimi. Adesso la palla passa di nuovo alla Regione che, se vuole andare avanti, deve approvare la legge facendo le modifiche chieste. “Qualche volta – commenta Carbonara – succede che un ricorso presentato da un cittadino abbia un seguito”.