Fasano, Conclusa la 3ª edizione del «Festival delle mani bianche. – Artisti contro le mafie.»
Si è chiusa ieri, domenica 17 marzo, la lunga quattro giorni della 3ª edizione del «Festival delle mani bianche. – Artisti contro le mafie.», quest’anno ospitato dal Comune di Fasano. Una intensa quattro giorni di dibattiti, concerti, teatro, cinema, presentazione di libri, mostre, improntata alla sensibilizzazione e alla diffusione della cultura antimafia, che hanno visto tra i protagonisti più interessati e attivi alcune rappresentanze delle scuole secondarie fasanesi. Gli eventi, ad ingresso libero, si sono svolti a Palazzo di Città e al Teatro Sociale.
Nato da un’idea del Collettivo Teatro Prisma, nelle persone del regista Gianni Gentile e dell’attrice Barbara Grilli, il «Festival delle mani bianche. – Artisti contro le mafie.» quest’anno ha avuto il supporto nell’organizzazione e il patrocino dell’assessorato alla Cultura del Comune di Fasano, e la partnership di «Psicodizione» della dott.ssa
Chiara Comastri (organizzazione che aiuta le persone a superare la balbuzie).
Tra i numerosi eventi che hanno caratterizzato questa 3ª edizione del Festival, hanno registrato un notevole
riscontro gli appuntamenti mattutini con gli studenti, tenuti a Palazzo di Città, che hanno trattato temi, personaggi e storie molto impattanti come quella di Lea Garofalo, e l’incontro con dott. Mariano Robertiello, giudice dell’antimafia del tribunale di Locri che ha affrontato con i ragazzi le peculiarità delle varie mafie, entrando in particolare nei dettagli della spietata ‘Ndrangheta calabrese. Sempre a Palazzo di Città, si è tenuta la presentazione del libro «Cercando Emanuela», in cui l’autrice Laura Sgrò, avvocato della famiglia Orlandi, ha intrattenuto un interessantissimo dialogo con l’assessore alla Cultura Cinzia Caroli e con il pubblico presente in sala, rispondendo alle domande e raccontando il suo rapporto con Pietro Orlandi, fratello di Manuela, la difficoltà di un caso come quello della Orlandi, che vede coinvolta sia la giurisdizione italiana che quella del Vaticano, le pressioni e le minacce subite, l’amicizia e la stima professionale con Andrea Purgatori e la partecipazione alla serie Vatican Girl di Netflix.
Molto sentita e gradita è stata la proiezione al Teatro Sociale del documentario «La rivoluzione in onda» che racconta la storia di Mauro Rostagno, sociologo, giornalista e attivista italiano ucciso da Cosa Nostra per le sue
denunce del potere della criminalità mafiosa siciliana. Alla proiezione del film è seguito un dibattito con il regista
Alberto Castiglione, ed infine un concerto musicale del gruppo Campi di Fragole.
A chiusura del festival uno spettacolo teatrale curato dal Collettivo Teatro Prisma, «Mare Nostrum», che grazie
alla regia di Giovani Gentile ha permesso a Barbara Grilli di dare voce alle vittime di Cutro. Uno spettacolo
emotivamente toccante, che ha scosso le coscienze del pubblico e acceso un faro sui veri numeri della tanta
decantata “invasione” dei profughi in Italia.
«Un bilancio positivo per me – dice l’assessore alla Cultura Cinzia Caroli –, continuerò su questo versante con il
teatro di denuncia, e con varie sollecitazioni per riflettere su questioni di fronte alle quali non si può tacere o far
finta di niente. Per me è stato un onore intervistare l’avvocata Sgrò come conoscere il giudice antimafia Robertiello. Sono soddisfatta dell’impatto e della partecipazione dei ragazzi e un po’delusa dal pubblico adulto,
che invece non ha fatto sentire vicinanza e presenza su questi temi. Sono consapevole che si tratta di processi
lenti ed è per questo che con passione e perseveranza continueremo con progetti di questa natura».
«Si è conclusa ieri la “nostra” terza edizione del Festival delle Mani Bianche – conclude Barbara Grilli del
Collettivo Teatro Prisma – dico “nostra” perché quando io e Giovanni Gentile ci siamo incontrati e abbiamo deciso di condividere un pezzo di strada assieme, abbiamo sempre lavorato per l’idea di una collettività, da qui il nome Collettivo Teatro Prisma. Per “nostra” intendo dire, dunque, che possa coinvolgere tutti, dagli organizzatori ai cittadini che ne hanno preso parte attivamente, durante gli incontri che ci sono stati. È stata un’edizione caratterizzata certamente da un valore istituzionale, data la partecipazione del Comune di Fasano, che dal primo
all’ultimo giorno ha accompagnato gli eventi. Ospitare i ragazzi delle scuole coinvolte, ma non solo, all’interno della Sala di Rappresentanza del Comune ha attribuito alla parola “legalità” ancora più grandezza. Avevamo quest’anno degli ospiti importanti e siamo contenti di aver portato avanti la mission anche con tanti consensi. L’unico rammarico, ma che ci porterà a insistere piuttosto che mollare, è non avere avuto il numero di pubblico che la manifestazione auspica di avere, ma siamo pronti subito a rimetterci in gioco perché la gente sappia che tra un anno ci troverà di nuovo lì. Un ringraziamento speciale va all’assessora Caroli, a tutta l’Amministrazione per il supporto, a Chiara Comastri fondatrice di Psicodizione per la presenza e il sostegno. Ultimo ma non per importanza un grazie al mio socio Giovanni Gentile, instancabile collega e amico».