Innovazione e salute: al “Di Venere” una nuova frontiera per la diagnosi precoce del tumore al seno

Grazie alla nuova tecnica CEM, la Senologia del “Di Venere” di Bari compie un salto di qualità: mammografia e biopsia in un’unica seduta, per individuare precocemente i tumori mammari più difficili da diagnosticare e offrire cure sempre più precise alle pazienti.

La diagnosi precoce del tumore al seno, pilastro fondamentale della lotta contro questa patologia, raggiunge un nuovo livello di precisione e rapidità presso l’Ospedale “Di Venere” di Bari. Grazie all’adozione della tecnica innovativa denominata CEM (Contrast-Enhanced Mammography), è ora possibile effettuare due esami fondamentali – mammografia con mezzo di contrasto e biopsia – in un’unica seduta di soli 15 minuti.

L’Unità Operativa di Senologia del “Di Venere”, diretta dalla dr.ssa Alessandra Gaballo, si pone così all’avanguardia, diventando la prima struttura in Puglia a utilizzare questa metodica innovativa, che consente di scoprire anche le lesioni tumorali più difficili da individuare. Con l’ausilio di un software 3D avanzato, il “Di Venere” è in grado di effettuare indagini diagnostiche di secondo livello con una precisione senza precedenti, riducendo al minimo i falsi positivi e accorciando i tempi di intervento.

CEM: la nuova frontiera nella diagnosi

La tecnica CEM rappresenta una rivoluzione nel campo della senologia interventistica. Tradizionalmente, per individuare lesioni non visibili con mammografia o ecografia, era necessario ricorrere alla risonanza magnetica, un esame più lungo (circa un’ora), meno tollerato dalle pazienti e più oneroso in termini economici. Con la CEM, invece, la durata della biopsia si riduce a soli 16 minuti e le pazienti possono affrontare l’esame in una posizione più confortevole.

La dr.ssa Gaballo ha spiegato che la CEM combina le immagini provenienti dall’esame contrastografico con la tecnica di biopsia stereotassica, consentendo di prelevare campioni direttamente nel cuore della lesione, dove si accumula il mezzo di contrasto. Questa precisione diagnostica è cruciale per garantire ai chirurghi informazioni dettagliate, permettendo di definire con maggiore accuratezza il tipo di intervento chirurgico, come la mastectomia o la quadrantectomia.

Un impegno per la salute delle donne

Il direttore generale facente funzioni dell’ASL Bari, Luigi Fruscio, ha sottolineato l’importanza di investire in tecnologie avanzate per migliorare la qualità delle cure: «Ogni nuova tecnologia rappresenta un investimento sulla salute delle persone, in particolare delle donne, per le quali la diagnosi precoce può fare davvero la differenza. La formazione degli operatori sanitari presso istituti di eccellenza come il Gustave Roussy di Parigi è un ulteriore valore aggiunto, che si traduce in un’assistenza di alta qualità per le pazienti».

La nuova metodica ha già registrato i primi risultati significativi: nelle prime dieci applicazioni, la CEM ha dimostrato una capacità diagnostica eccezionale, migliorando l’identificazione delle lesioni e riducendo i tempi per avviare il trattamento.

Numeri e risultati del “Di Venere”

L’innovazione tecnologica si inserisce in un contesto di crescente attività diagnostica presso l’Unità Operativa di Senologia del “Di Venere”. Nel 2024, sono state effettuate oltre 6.000 mammografie di I livello e più di 1.000 richiami per approfondimenti diagnostici. Per quanto riguarda gli esami di II livello, i numeri evidenziano un’attività intensa:

  • 596 biopsie ecoguidate, con 220 neoplasie maligne diagnosticate;
  • 308 biopsie stereotassiche, con 83 neoplasie maligne individuate;
  • 380 mammografie con mezzo di contrasto;
  • 136 risonanze magnetiche.

La dr.ssa Gaballo ha anche evidenziato i progressi nel programma di screening mammografico, rivolto alle donne tra i 50 e i 69 anni: «L’estensione del programma ha raggiunto l’85% quest’anno, rispetto all’80% del 2023, con un’adesione sempre crescente da parte delle donne. Questo risultato dimostra l’importanza della prevenzione e la fiducia che le pazienti ripongono nella nostra struttura».

Considerazioni personali: una speranza per il futuro

La nuova tecnica CEM rappresenta un passo avanti significativo nella lotta contro il tumore al seno, una patologia che continua a colpire migliaia di donne ogni anno. La possibilità di effettuare due esami in uno, con una rapidità e una precisione diagnostica senza precedenti, non solo migliora l’esperienza delle pazienti, ma rappresenta anche un modello di innovazione e sostenibilità per il sistema sanitario.

La Senologia del “Di Venere” dimostra come investimenti mirati e competenze specializzate possano fare la differenza nella vita delle persone. Ogni diagnosi precoce, ogni lesione individuata tempestivamente, è una speranza concreta di guarigione e una possibilità in più di restituire alle donne una qualità di vita migliore.

Questa innovazione ci ricorda che il progresso medico non è solo una questione di tecnologia, ma di umanità: dietro ogni esame, c’è una storia, una famiglia, una vita. È proprio questa umanità che rende ogni passo avanti nella diagnostica e nella cura un traguardo da celebrare e valorizzare.

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