Confisca definitiva per i beni di 300.000 € di un pregiudicato barese
Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria Bari hanno proceduto all’esecuzione del provvedimento di confisca del patrimonio (valore stimato di circa 300 mila euro) del pregiudicato barese MIZZI Lorenzo, classe 1961, disposto dal Tribunale di Bari – Sezione III in funzione di Tribunale della Prevenzione. La misura ablativa, divenuta definitiva, nasce da una proposta formulata nel 2011 dal Procuratore della Repubblica di Bari. In particolare, si tratta di un immobile, un’autovettura e un motociclo, n. 11 cavalli da corsa e un conto corrente, già sottoposti a sequestro nel 2012 – nella disponibilità del pregiudicato, considerato “socialmente pericoloso” nell’accezione del codice antimafia, ovvero per la sua spiccata dedizione al crimine. Il pregiudicato barese, considerato vicino al clan “Parisi” di Bari, vanta numerosi e gravi precedenti penali e di polizia fin dal lontano 1983: furto, evasione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione, lesioni personali, in materia di armi e trasferimento fraudolento di beni e valori. Il medesimo è stato sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza di P.S. con obbligo di soggiorno, per la durata di anni due. Le indagini eseguite dalle Fiamme Gialle, consistite nella valorizzazione in chiave patrimoniale degli elementi acquisiti nelle indagini nonché nel confronto di informazioni estratte dalle diverse banche dati in uso al Corpo, hanno permesso di verificare la netta sproporzione tra i beni nella disponibilità del pregiudicato e la sua capacità economica. Riguardo alle strategie di contrasto alla criminalità organizzata, da tempo si è evidenziata l’importanza dello strumento delle misure di prevenzione personali e patrimoniali, capaci di limitare gli spostamenti dei malavitosi sul territorio e soprattutto, sul piano patrimoniale, di incidere sulla loro ricchezza nonché di determinare una perdita di immagine e di prestigio agli occhi dei loro sodali. Obiettivo strategico di primaria importanza è, infatti, quello del contrasto alle proiezioni economiche della criminalità, mediante l’aggressione dei patrimoni e delle disponibilità finanziarie riferibili direttamente o indirettamente alle organizzazioni delinquenziali.