Sport a Monopoli: Papio (Manisporche) «Amministrazione Annese brava negli annunci, non nella gestione»
«Già da qualche settimana l’amministrazione comunale ha avviato la stagione degli annunci roboanti su faraoniche ristrutturazioni relative alle strutture sportive cittadine. L’ultimo annuncio, in ordine di tempo, riguarda la candidatura di un progetto per il rifacimento del manto del Vito Simone Veneziani, con la scelta di passare ad erba sintetica e l’introduzione di una nuova disciplina sportiva all’interno del tempio del calcio monopolitano. Inoltre, la riesumazione del Palazzetto-rudere di via Procaccia con i fondi del PNRR permetterà, stando al progetto ammesso a finanziamento, di rianimare una struttura ormai fuori dal tempo con una operazione di maquillage che punta a trasformarla in un centro sportivo multifunzionale, con tanto di punti ristoro e aree di servizio e commercio connesse. Ma sul progetto definitivo è calato il silenzio e nessuno sa, neanche le associazioni sportive, quale sia e la direzione che sta prendendo». A dichiararlo Angelo Papio, consigliere comunale di Manisporche e candidato sindaco per le prossime amministrative.
«La città potrebbe arricchirsi di strutture sportive per le quali tuttavia nascerebbe il tema della gestione. E qui c’è il punto dolente. Ultimamente Annese e Iaia sono incappati in un paio di passi falsi su questo tema e questo non fa certo sperare bene per il futuro. Per quello che riguarda il complesso sportivo Tommaso Carrieri, per fare un esempio, il project financing non ha previsto – come sarebbe stato opportuno e, tra l’altro, previsto in sede di Consulta dello Sport – alcuna clausola di salvaguardia per le tariffe dei campi che le associazioni sportive locali devono pagare al concessionario. Il risultato – prosegue Papio – è che per calmierare i costi hanno dovuto mettere mano al portafoglio e riconoscere alla Icos un contributo di 40mila euro iva inclusa extra contratto. Con il rischio evidente che questo contributo non solo debba essere riconosciuto ogni anno, ma addirittura aumenti con la futura omologazione del secondo campo».
«Ancora sul tema della gestione degli impianti va ricordato il bando per l’affidamento in gestione del complesso Vito Simone Veneziani e Tendostruttura di via Croce andato deserto, nonostante l’impianto di calcio sia da sempre la casa naturale della società professionistica biancoverde. Senza dimenticare che nessun bando è stato mai presentato per la gestione della tendostruttura di Via Pesce, che conferma tutte le perplessità che Manisporche ha sempre avanzato sull’ubicazione e la funzionalità di quella struttura.
La domanda da porsi a questo punto è se davvero la cessione a privati sia una scelta vincente nell’ottica di promuovere lo sport cittadino come elemento culturale e sociale di inclusione, o se, piuttosto risponda ad esigenze pratiche, quali che siano le conseguenze per le società sportive cittadine. Il patinato centro sportivo in progetto a via Procaccia – conclude il consigliere Papio – sembra più destinato al servizio dell’espansione urbanistica di quell’area a ridosso della costa che ai giovani monopolitani in cerca di spazi per coltivare le proprie passioni».